Flixbus in Italia nel 2018 ha aumentato le prenotazioni di oltre il 50 per cento. L’aumento più significativo? Le rotte per aeroporti, estero e piccoli e medi centri. A livello globale, Flixbus segnala una crescita dei collegamenti giornalieri del 40% nel solo 2018, oltre che l’estensione del servizio agli Stati Uniti (nel 2019 arriverà anche in Texas e a New York City) e l’approdo in nuovi mercati europei.

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Flixbus, la rete italiana cresce ancora

La crescita di oltre il 50 per cento delle prenotazioni ricevute in Italia è dovuto all’estensione della rete. A fine 2018, sono 450 le città collegate dal nord al sud della penisola. Tappe cruciali dell’espansione del network verde arancio sono state il debutto in Sicilia grazie alla partnership siglata con Ias e Romano e il successivo sbarco in Sicilia, frutto dello storico accordo con Baltour. Due successi che hanno trasformato il 2018 in un’annata da ricordare per il distaccamento Flixbus italiano, con quartier generale a Milano nell’avveniristico quartiere di Porta Nuova.

La Venezia – Parigi fa il botto

Continuano a crescere le grandi direttrici nazionali, come Milano-Roma, Torino-Venezia e Napoli-Bari, ma le performance più interessanti per il 2018, sottolineano da Flixbus, riguardano le rotte internazionali e quelle verso gli aeroporti e i piccoli e medi centri. Fra le linee che nel 2018 hanno registrato il maggiore afflusso, la Venezia-Parigi (prima in assoluto fra le linee operate dall’Italia), la Roma-Francoforte e la Torino-Zagabria, mentre tra le mete che hanno registrato più arrivi si segnalano gli aeroporti di Orio al Serio (+89% di arrivi rispetto al 2017), Fiumicino (+215%) e Malpensa (+260%).

I piccoli e medi centri fulcro dell’espansione Flixbus

Ma la crescita più rilevante riguarda i piccoli e medi centri, vero fulcro dell’espansione nazionale di Flixbus nel 2018: tra i comuni medi, molti hanno visto gli arrivi raddoppiare (come Termoli), triplicare (come Cattolica), quadruplicare (come Alba) o persino quintuplicare (come Martina Franca). Aumentano anche i flussi verso i piccoli comuni, complice l’integrazione nella rete di molti centri minori, dalle località montane in Trentino a quelle della costa ionica in Calabria, in linea con l’estensione perseguita in tutta Europa, doveil 40% delle  fermate Flixbus si trova in comuni con una popolazione inferiore ai 20.000 abitanti. Molti dei piccoli e medi centri raggiunti nel 2018, in particolare, si trovano in Calabria e in Sicilia.
«Il connubio fra tradizione e innovazione si riconferma una formula vincente. Tanto più in un Paese come l’Italia, dove il trasporto su gomma è una realtà radicata e sono in aumento gli studenti e i giovani lavoratori fuorisede, una categoria di passeggeri sempre più digitalizzata e che infatti costituisce la maggioranza della nostra utenza. Anche nel 2019 continueremo a lavorare per consentire a chiunque di viaggiare ogni volta che vuole, per lavoro o per piacere», ha dichiarato Andrea Incondi, Managing Director di FlixBus Italia.

Flixbus, una rete senza eguali al mondo

Con una rete globale cresciuta del 40% solo nel 2018* (da 250.000 a 350.000 collegamenti giornalieri tra gennaio e dicembre 2018), Flixbus vanta il network di autobus intercity più capillare al mondo, con 29 Paesi coperti, Stati Uniti inclusi. Il 2018 è stato per Flixbus un anno di forte innovazione e diversificazione dell’offerta, oltre che di graduale espansione a livello globale: dall’ingresso nel trasporto su rotaia con FlixTrain e nella mobilità elettrica con i primi Flix-E-Bus (due sperimentazioni: una in Francia e una in Germania, rispettivamente con autobus Yutong e Byd) alla progressiva digitalizzazione del servizio, con l’integrazione di Apple Pay, Google Pay e Google Assistant tra le funzionalità della sua app. A livello di espansione, un punto di svolta fondamentale è stato l’approdo negli Stati Uniti, con l’istituzione di una sede a Los Angeles e di un network nell’area sud-occidentale del Paese, che attualmente collega, fra le altre, Los Angeles, San Francisco, San Diego, Las Vegas, Tucson e Phoenix. Per il 2019 si prevede l’estensione della rete al Texas e a New York City.
«Abbiamo iniziato a scrivere la storia di FlixBus cinque anni fa, e ogni anno continuiamo a superarci. Solo nell’ultimo anno abbiamo portato il nostro servizio oltreoceano inaugurando il network statunitense, abbiamo lanciato FlixTrain in Germania e i primi autobus elettrici a lunga percorrenza in Francia e Germania. Abbiamo avviato nuovi mercati in Polonia e Svezia e i primi collegamenti nazionali in Belgio e Svizzera, e abbiamo introdotto nuovi servizi tecnologici a bordo della nostra flotta. E nel 2019 continueremo a crescere ancora», ha dichiarato André Schwämmlein, fondatore e CEO di FlixMobility.

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