A Bolzano è sceso in strada, per una mattinata dimostrativa, il primo Solaris Urbino a idrogeno di un drappello di 12 veicoli ordinati da Sasa. Il mezzo, presentato all’Uitp di Stoccolma e giugno, è stato testato dall’assessore provinciale, Daniel Alfreider, e dai vertici dell’azienda di trasporto pubblico di Bolzano. Quello siglato nella città altoatesina è il prim0 ordine in assoluto per la versione a idrogeno del plurivenduto elettrico polacco.

350 chilometri di autonomia per il Solaris Urbino a idrogeno

12 metri di lunghezza e 29 posti a sedere (per 87 posti complessivi), il Solaris Urbino hydrogen promette una autonomia di 350 chilometri, grazie ai moduli a celle combustibile (firmati Ballard Power System) che approvvigionano di elettricità il motore elettrico del bus. I nuovi mezzi, 12 in tutto, entreranno in servizio entro fine 2020 secondo le previsioni. E, è stato annunciato, verrà bandita una gara per ulteriori 18 autobus. Tutti i veicoli a idrogeno sono cofinanziati al 30 per cento nell’ambito del programma europeo Jive.

L’azienda di trasporti pubblici ha già effettuato una sperimentazione con autobus a idrogeno, precisamente cinque Mercedes Citaro a celle a combustibile, nell’ambito del progetto CHIC (Clean Hydrogen in European Cities) finanziato dall’UE. I veicoli sono ancora in funzione.

L’autobus a idrogeno Solaris al summit UITP 2019

I veicoli sono dotati di un sistema di celle a combustibile da 60 kW e di una piccola batteria Solaris High Power. La batteria è riempita con energia derivata dall’idrogeno e dalla frenata a recupero, ma è anche possibile ricaricarla tramite una presa plugin.

A completamento della catena cinematica trova posto, come di consueto, l’assale elettrificato Zf AxTrax montato anche sulla versione elettrica a batteria dell’Urbino. L’assale è dotato di motori elettrici integrati ai mozzi (2 x 125 kW). Al fine di ridurre al massimo i consumi energetici, il veicolo sarà dotato di un sistema di climatizzazione con pompa di calore CO₂ che permette di sfruttare il calore residuo della cella a combustibile.

Solaris bus a idrogeno, l’autonomia non sarà un problema

In un sistema a celle combustibili, l’energia elettrica viene generata in un processo chiamato elettrolisi inversa e poi trasmessa direttamente alla linea di trasmissione. Gli unici prodotti della reazione chimica che si verifica nella cella a combustibile sono il calore e il vapore. Di conseguenza, il veicolo non genera alcuna sostanza nociva. L’idrogeno viene stoccato in serbatoi a tetto in materiale composito. Secondo il costruttore, l‘autobus sarà in grado di percorrere, appunto, fino a 350 km grazie a un unico ‘pieno’ di idrogeno.

All’interno del contratto è prevista anche una formazione speciale per autisti e personale di officina, sottolinea Solaris, mirata ad approfondire gli aspetti di sicurezza legati all’utilizzo e alla manutenzione dei veicoli a idrogeno.

Brennero green con Sasa

“Solo un sistema di trasporto pubblico locale funzionante costituisce una valida alternativa al traffico privato. La Provincia di Bolzano partecipa a molteplici progetti europei di successo interconnessi che puntano sulla mobilità del futuro con mezzi silenziosi e puliti”, ha affermato l’assessore Alfreider. “La mobilità è uno dei grandi consumatori di energia e con questa nuova tecnologia possiamo usare energia pulita. Vogliamo investire in modo massiccio in questa tecnologia ed intendiamo collaborare anche oltre i confini provinciali, sia a livello nazionale che internazionale, fornendo il nostro know how, dando un contributo significativo ad esempio per il Corridoio del Brennero, corridoio green”.

In primo piano

E7S e non solo: le soluzioni di mobilità urbana sostenibile di Yutong

Con lo sviluppo continuo delle città e l’aumento della popolazione, il traffico urbano affronta sfide senza precedenti. Lo sviluppo rapido della tecnologia ci offre opportunità per ripensare il futuro dei servizi di trasporto cittadino. Le città hanno bisogno di soluzioni di mobilità più intelligent...

Articoli correlati