Piero Sassoli, Direttore generale Tiemme, l’azienda si pone tra i principali soggetti italiani che operano nel complesso settore del tpl: quali sono le prospettive di sviluppo e le strategie per competere sul mercato?

«La nostra realtà, nata nell’agosto del 2010 dall’aggregazione di quattro storiche aziende locali (Train di Siena, Lfi di Arezzo, Rama di Grosseto e Atm Spa di Piombino), sta per affrontare l’ambiziosa e delicata sfida della gara unica per l’affidamento dei servizi di tpl nel bacino della Toscana, come da bando che sarà definito a breve da parte della Regione. Nella fase di definizione che ha accompagnato questo percorso, ci siamo concentrati da un lato verso un indispensabile aumento della nostra produttività in modo da essere sempre più competitivi e dall’altro nel continuo miglioramento dei nostri standard qualitativi convinti che questo possa essere strategico per incentivare sempre di più il numero delle presenze a bordo dei nostri bus. Il problema vero in quanto indicato è il dover operare in un contesto di mercato sempre più difficile ed incerto a causa dell’ormai cronica assenza di risorse pubbliche e della schizofrenia legislativa degli ultimi anni. Ad oggi Tiemme conta una produzione di circa 30 milioni di vetture-km/anno, quasi 40 milioni di passeggeri annui, un parco mezzi di 750 bus, 1.070 addetti complessivi e un fatturato di circa 92 milioni di euro. In virtù di questi numeri Tiemme spa si colloca tra le prime realtà italiane del tpl. Ma, di fronte allo scenario della gara unica regionale, questi numeri rischiano di non essere sufficienti. Per questo motivo, assieme ad altre espressioni storiche del tpl toscano come il Gruppo Ctt Nord dell’area livornese-pisana, Cap di Prato, Busitalia e Ataf Gestioni dell’area fiorentina, abbiamo dato vita ad un consorzio Mobit nella piena consapevolezza di quanto sarà fondamentale fare squadra per essere un interlocutore importante nella Regione Toscana. Saranno numerosi, infatti, i competitor in campo, anche di profilo internazionale. Il nostro obiettivo principale sarà dunque quello di cogliere tutte le opportunità di questa complessa sfida».

L’innovazione e la sostenibilità ambientale rappresentano due punti forza della politica industriale di Tiemme: può illustrare quali sono i risultati già acquisiti ed i progetti in itinere?

«Tiemme cerca di avere nella qualità dei servizi, nella costante implementazione di nuove tecnologie e nell’applicazione di buone pratiche per le politiche ambientali i capisaldi della sua mission aziendale. Uno degli obiettivi principali in questa direzione riguarda il rinnovamento del nostro parco mezzi per cercare di avere un parco veicolare sempre più in linea con tematiche di abbassamento dei livelli emissivi. Dalla costituzione di Tiemme, agosto 2010, la nostra società ha acquistato 127 autobus con un ricorso all’autofinanziamento per circa 8 milioni di euro. All’inizio del 2014 abbiamo ottenuto 9,5 milioni di euro di finanziamento regionale (utilizzando gli stanziamenti del Ministero dell’Ambiente e dei fondi Fas) a cui aggiungeremo ulteriori 8 milioni di autofinanziamento per un importante intervento di rinnovo della nostra flotta. Nel corso del secondo semestre del 2014 entreranno così in servizio altri 81 nuovi bus. Si tratta di un importante percorso di rinnovamento ancora però non sufficiente per abbassare in modo cospicuo l’età media del parco, specie se guardiamo agli standard europei. In questo contesto stiamo anche prestando sempre maggiore attenzione all’inserimento di mezzi elettrici ad emissioni zero che, già in circolazione a Grosseto e a Siena, consentono di applicare virtuose politiche di mobilità all’interno dei centri urbani in cui siamo chiamati ad operare. Inoltre la nostra crescita si traduce anche in servizi più innovativi per l’utenza: già da alcuni anni i nostri bus sono dotati di tecnologia Avm, nonché, ad esempio, monitor di bordo con un palinsesto dedicato all’utenza (locale e turistica) a seconda della realtà in cui i bus si muovono e possibilità per l’utente di interagire con l’azienda attraverso le più moderne tecnologie, come ad esempio il servizio di pagamento dei nostri biglietti ed abbonamenti denominato Ticco che consente di completare la transazione anche tramite web e il proprio smartphone»

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