Atm dal 2020 in poi acquisterà solamente autobus elettrici. Niente più diesel: tutta la flotta verrà convertita entro il 2030, data in cui Atm potrà fregiarsi a pieno titolo dell’appellativo di azienda “full electric”. Tutti i depositi saranno per forza di cose riconvertiti, e verranno costruite ex novo tre strutture innovative, come da rumor già circolati tra gli addetti ai lavori. È il primo piano di questa dimensione in un’Italia che muove verso la diffusione degli autobus elettrici.

Atm e la flotta elettrica: un miliardo di investimenti

Il roboante annuncio è stato affidato a una conferenza stampa (la prima della nuova gestione) convocata oggi nella sede di Atm in foro Buonaparte. Ad oggi, la flotta elettrica milanese può contare su due autobus Byd. A febbraio scenderanno in strada i primi dieci Solaris, come da gara per un massimale di 25 autobus elettrici bandita sotto la gestione Rota. Il nuovo direttore generale Arrigo Giana ha fin dal suo insediamento, avvenuto in aprile, dichiarato di voler imprimere una netta sterzata verso l’elettrico all’azienda milanese. Il 13 dicembre, il cda di Atm ha adottato le linee guida per il piano a lungo termine degli investimenti dell’azienda, per un totale di oltre 2 miliardi di euro. Oltre il 70 per cento delle risorse saranno dedicate a investimenti sostenibili. Milano vedrà, nell’arco dei prossimi dieci anni, 1 miliardo di investimenti sull’elettrico, anche grazie a finanziamenti approvati dal governo e dal ministero delle infrastrutture e trasporti. Atm ne sosterrà la metà con risorse proprie.

Atm e gli autobus elettrici: vogliamo essere città europea

Attualmente «il 70 per cento delle percorrenze Atm sono fatte con elettrico (metro, tram, filobus). Il restante 30 per cento significa un consumo di 30 milioni di litri di gasolio» ha introdotto il presidente di Atm Luca Bianchi. Le risorse? «Atm è azienda in utile e genera flusso di cassa. Ha emesso bond. Ci assiste il piano Delrio per la sostituzione del parco mezzi». Il sindaco Beppe Sala ha affermato: «Vogliamo che Milano si allinei alle grandi città d’Europa».

Atm: d’ora in poi solo gare per autobus elettrici

Giana: «È un momento storico. Stiamo dicendo che da oggi Atm non acquisterà più autobus urbani completamente diesel. Il diesel è in via di estinzione e non vogliamo salvarlo. Da domani acquisteremo solo ibridi e full electric. Da qui al 2030 sostituiremo 1.200 autobus. Avvieremo gare per acquisti massicci di autobus elettrici a partire dalla seconda metà del 2018».

I depositi Atm andranno ampliati e aumentati

Giana ha proseguito: «Questo cambiamento significa che dovremo ricondizionare tutti i depositi e costruirne di più. L’autobus elettrico non è un bus con motore diverso, è un concetto industriale radicalmente diverso. Dovremo costruire almeno 3 nuovi depositi, mentre, tra quelli esistenti, quello di San Donato sarà raddoppiato. Avvieremo gare per acquisti massicci di autobus elettrici a partire dalla seconda metà del 2018». Per quanto riguarda i depositi, è già stato avviato uno studio per un concept ecosostenibile, all’avanguardia, in collaborazione col Politecnico di Milano.

Atm, dieci anni di step verso l’elettrico

Ecco i numeri del cambiamento: forniti dai vertici di Atm: per il 2030, i mezzi Atm consumeranno 30 milioni di litri annui di gasolio in meno all’anno. La produzione di Co2 si ridurrà di quasi 75mila tonnellatte all’anno. L’inizio della transizione avverrà nel 2020, quando il consumo di gasolio si ridurrà di circa 6 milioni di litri. I passaggi prospettati da Atm sono i seguenti: oggi il 97 per cento dei bus è diesel, dal 2020 saranno il 60 per cento (25 per cento ibridi e 15 elettrici); nel 2028 l’80 per cento saranno full electric, il 20 per cento ibridi; nel 2030 tutti gli autobus saranno elettrici.

E la gara per il tpl?

Una battuta sulla gara: «Ci sono due possibilità. Una è mettere a gara il servizio, l’altra è trovare una soluzione per continuare in maniera soddisfacente il rapporto con Atm. Questo piano di Atm è un bel segno di fiducia nelle proprie possibilità. Sicuramente dovremo decidere in fretta: la proroga scade ad Aprile».

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