di Gianluca Celentano

Ho voluto esserci anch’io alla prima edizione de NME -Next Mobility Exhibition 2022, approfittando di un transfert dell’ultimo minuto diretto proprio al polo fieristico di Rho. Arrivato con l’autobus alla porta sud per lo scarico dei passeggeri, osservo il sopraggiungere di moltissimi visitatori e diversi stalli bus a pagamento, ma non sono chiare le procedure per il pagamento del ticket di sosta, generalmente eseguito online.
Le delucidazioni però, arrivano con cortesia chiamando il numero della società che gestisce i parcheggi. Insieme a me c’è un altro vettore, Sottocorna e per l’occasione l’autista è il brillante e giovane Elvis con il quale convengo di fare con lui la strada dal centro di Milano a Rho. Il traffico è caotico e disordinato e, anche all’interno delle corsie preferenziali, non devi abbassare la guardia andando piano. A fronte di molti investimenti e limitazioni imposti dall’amministrazione, mi domando il perché non ci siano ancora i semafori con il display countdown.

Il padiglione 6

All’interno dell’esposizione oltre ai diversi meeting ci sono molte novità in particolare legate al tpl sostenibile, diversi autisti e titolari di aziende che continuo a incrociare seguendo i vari stand. Alcuni di loro fanno un vero tour de force nel mondo dei bus, trasferendosi la sera stessa a Rimini per visitare l’IBE Intermobility and Bus Expo 2022. Al padiglione 6 sono catturato da un Van Hool TDX27 Astromega della MarinoBus che espone le nuove poltrone XXL con poggia gambe ordinate in file da tre sedili singoli, ma mi incuriosiscono anche i pneumatici impiegati sui veicoli elettrici e mi fermo alla Prometeon, spin-off della divisione industriale di Pirelli. Oltre alle qualità di carico superiori per i mezzi elettrici, mi spiegano che i riferimenti sulla spalla dello pneumatico servono a tener monitorato lo spessore/consumo della ruota, spesso costretta ad “accarezzare” i cordoli durante le fermate dei bus.

Interessante lo stand della SG Divise che mostra i diversi articoli professionali invernali/estivi per il conducente, l’applicazione dei loghi e le diverse sfumature di azzurro e blu che credevo fossero unificati. Poi c’è lo stand del pragmatico e simpaticissimo Umberto Mauri che mi illustra l’Otokar E-Kent con la ricarica rapida in 4 ore oltre a qualche icona del marchio, il Turistico Navigo T e l’interurbano Vectio U. Nel contesto è interessante anche il Kent C12 di Otokar alimentato a metano.

Un maestoso Itabus

Non posso non salire sul double-decker di MAN, il Lion’s Coach eletto “bus of the year2022” di Itabus e, istintivamente, salgo al primo piano incuriosito dall’ottimizzazione degli spazi e dai servizi offerti dal brand. In flotta, come mi dice il dottor Germinario, ci sono anche 30 nuovi Neoplan Skyliner che non ho mai avuto il piacere di guidare limitandomi al più piccolo Cityliner, ma comprendo come Itabus ci tenga alla massima espressione dell’immagine e alla raffinatezza. Mentre mi sposto in casa Flixbus su un altro Lion’s Coach di Airpullman, mi siedo in prima fila insieme a Moreno titolare della Caldana International Tours partnership del gruppo Futura Mobilità; qui sale un’elegante ragazza che forse ho già visto anche se credo essere un hostess del brand franchising, invece…

La motivazione di una ragazza

Si chiama Rachele Sandulache per gli amici Raky, e si siede subito al posto guida del lucente Lion’s Coach esposto. Moreno le chiede se gli piacerebbe guidarlo e lei gli risponde: “Si molto, ma io li guido già!”. A questo punto capisco subito dove ho già visto quella collega: sui collegamenti (scusate il gioco di parole) straordinari dei bus turistici per conto Atm Milano. Infatti qualche mese fa la mia linea incrociava la sua, la 709 supportata dalla società Airpullman. Ricordo le veloci e simpatiche battute con Rachele dal finestrino durante le uniche due fermate in coincidenza. Mi ero già fatto l’idea che fosse una ragazza davvero in gamba e solo in occasione del Nme ho potuto rivederla e scoprire di più.

Racky racconta che è nata 33 anni fa in Romania e da adolescente si è trasferita in Italia raggiungendo i suoi fratelli per cercare fortuna. All’inizio si è adattata a fare un po’ tutti i lavori, ma un giorno le è capitato di andare a Roma come passeggera di un autobus. Colpita dall’imponenza del mezzo chiese all’autista se fosse difficile guidarlo e se poteva osservare ogni piccolo particolare del bus e i comandi del mezzo.

Un viaggio che suggerì il futuro

Quei 500 chilometri che dividono Milano da Roma cambiarono la sua vita. Capì subito che quella sarebbe diventata la sua passione e, per usare le sue parole, “il mio posto nel mondo!” Appena maggiorenne conseguì le patenti superiori e con tanta buona volontà e, diciamolo, nonostante qualche pregiudizio, Rachele divenne una collega entrando sotto il brand di Airpullman, un’azienda inclusiva e moderna guidata dal CEO Alessandro Oldrini. Qui dopo un opportuno affiancamento capirono subito il valore della giovane collega e la valorizzarono. Rachele è molto legata a Flixbus e ai viaggi in Francia essendo tra le sue prime esperienze importanti in compresenza (due autisti). Ma non finisce qua; Airpullman è tra i maggiori vettori di collegamento aeroportuale e tra le opportunità per Racky c’è il servizio shuttle come alternativa al tpl e noleggio.

Ci racconta che la sua passione cresce ogni giorno di più e ci confida che vorrebbe addirittura andare anche all’IBE di Rimini. Rachele ha comparato casa a Bergamo, vuole farsi una famiglia e per quanto doloroso per entrambi deve lasciare Airpullman. Dopo una breve esperienza nel tpl in provincia di Milano è costretta a trasferirsi. Oggi è una collega del tpl delle province orobiche, è molto soddisfatta e comprendiamo che per lei guidare non è solo necessità, ma un lavoro in cui mette molta passione e spirito di avventura. Davvero incredibili le metafore che mi comunica, del tipo: “È come se ogni bus percepisse che ci tieni a lui”. Io aggiungo che ha ragione.

Meritocrazia

Davvero un’iniezione di ottimismo quella che arriva dalla collega Rachele con la quale, insieme a un gruppo di addetti ai lavori, parliamo successivamente del futuro degli autisti. Probabilmente riteniamo interessante il poter convergere su regole nuove che affrontino diversamente la produttività. In attesa di risposte concrete sulle defiscalizzazioni, i servizi diversificati, magari grazie alla fusione di diverse realtà, potrebbero portare molti benefici anche agli autisti. Creando un giro di turnazioni ad hoc si potrebbe offrire più tempo libero festivo, ma soprattutto la possibilità di fare nuove esperienze professionali nei vari settori: shuttle, noleggio, tpl, una condizione che privilegerebbe le trasferte annullando la monotonia. Insomma una maggiore esperienza su base volontaria che potrebbe aprire davvero un nuovo e interessante capitolo nel lavoro dell’autista di autobus.

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