Ugl Autoferrotranvieri: «Aziende Tpl siano parte civile in caso di aggressioni»
«Penso che tra gli aspetti salienti ci sia quello di trovare soluzione alla frammentazione delle piccole aziende. Oltre, anche alle difficoltà di trovare un servizio idoneo e adeguato. Su questo aspetto dovremmo porre un’attenzione diversa. In questa professione è difficile trovar gente che voglia andare a imparare o prendere la patente per diventare conducente di […]
«Penso che tra gli aspetti salienti ci sia quello di trovare soluzione alla frammentazione delle piccole aziende. Oltre, anche alle difficoltà di trovare un servizio idoneo e adeguato. Su questo aspetto dovremmo porre un’attenzione diversa. In questa professione è difficile trovar gente che voglia andare a imparare o prendere la patente per diventare conducente di mezzi pubblici. Il personale preferisce dare dimissioni o fare il camionista o altre attività diversamente remunerate. In più, siamo esposti ad aggressioni continue e costanti, soprattutto in città metropolitane, in cui ci troviamo per lo più delle volte da soli. È necessario che le aziende, laddove ci sono aggressioni, si vadano a costituire parte civile». A dichiararlo è Fabio Milloch di Ugl Autoferrotranvieri, in audizione in commissione Trasporti alla Camera sul dlgs Riordino disciplina servizi pubblici locali di rilevanza economica.
«E’ inutile sforzarsi di mettere quanti più autobus in piazza se non pensiamo anche alla viabilità delle strade e a cambiare anche le corsie preferenziali. Un altro aspetto è quello dei costi standard, bisogna mettere in condizione tutti gli attori di lavorare sullo stesso piano», conclude Milloch.