Dopo essersi aggiudicata la gara da quasi un miliardo di euro (per otto anni) per gestire il servizio di trasporto nel territorio periferico di Roma Capitale, Trotta perde l’appalto sui bus.

Il motivo? Come spiegato dal dorso romano de La Repubblica, il Comune ha escluso l’azienda per “stipendi non pagati, debiti con il Fisco e mancanza di trasparenza con le istituzioni”.

Nella delibera del Campidoglio si legge infatti che “l’agenzia delel Entrate ha comunicato l’esito di gravi violazioni definitivamente accertate nei confronti della società Trotta, unitamente ad altre non definitivamente accertate”. Nel merito delle “violazioni contributive” imputate a Trotta, queste non sono state estinte prima di presentare l’offerta per il bando: un’inadempienza che ha fatto scattare l’estromissione dalla gara per violazione del protocollo di integrità.

E ora? Nulla è ancora ufficiale, ma al posto di Trotta Bus Service dovrebbe subentrare Busitalia (Ferrovie dello Stato), che si era classificata seconda.
A fine marzo, dopo cinque anni, scadrà la proroga di Roma Tpl e l’amministrazione capitolina – scrive sempre Rep – assicura che questo “incidente” non avrà ripercussioni sull’assegnazione della gara: il servizio sarà assegnato ai vincitori rispettando le tempistiche.

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