Le associazioni sindacali confederali dei conducenti del tpl hanno diffuso un comunicato sul rinnovo del CCNL

Secondo il comunicato, il settore del trasporto pubblico sarebbe nuovamente sull’orlo di un conflitto sindacale. Emerge che, nella tarda serata del 18 febbraio 2025, le segreterie nazionali confederali hanno ricevuto una comunicazione dal Ministero dei Trasporti che annunciava il rinvio a data da destinarsi dell’incontro previsto per il 19 febbraio. Questo appuntamento avrebbe dovuto sancire la garanzia dell’integrale copertura economica, condizione essenziale posta dalle associazioni datoriali per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro

Mancato rispetto degli impegni

I sindacati firmatari hanno ribadito l’importanza dell’intesa preliminare siglata l’11 e il 18 dicembre 2024, sottolineando come essa rappresenti un passaggio fondamentale non solo per i lavoratori, ma per l’intero sistema della mobilità del Paese. Tuttavia, alla richiesta formale di procedere al pagamento dell’una tantum nelle buste paga dei conducenti, non è seguita alcuna risposta ufficiale da parte delle associazioni datoriali. Un silenzio che, secondo la voce sindacale, viene interpretato come una volontà di non onorare quanto precedentemente concordato.

Verso lo scontro: interruzione delle relazioni

I sindacati hanno deciso di riattivare le procedure di raffreddamento nei confronti delle controparti datoriali, ovvero le associazioni che rappresentano le aziende. Un’escalation del conflitto che rischia inevitabilmente di compromettere la stabilità del settore in una fase critica della sua storia.

A rischio gli eventi internazionali

Le sigle CGIL, CISL, UIL, Faisa Cisal e UGL avvertono che, se la situazione non verrà sbloccata, il rischio concreto è quello di una nuova stagione di scioperi e agitazioni proprio in concomitanza con eventi di rilevanza internazionale. Nel comunicato, sottolineano inoltre che il rinvio della concessione dell’una tantum sarebbe il risultato di scelte politiche lontane dai bisogni reali dei cittadini e dei lavoratori.

La posizione dei sindacati

Il fronte sindacale definisce inaccettabile quanto sta accadendo, considerandolo un attacco diretto alla dignità e alla professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori del settore. Annuncia inoltre che verranno messe in atto tutte le azioni opportune, nel rispetto delle normative vigenti, per tutelare i diritti dei dipendenti del trasporto pubblico.

Ora la palla passa al Ministero dei Trasporti e alle associazioni datoriali, chiamati a trovare una soluzione per scongiurare reazioni sindacali e ripercussioni sulla mobilità e sulla vita quotidiana di milioni di cittadini.

di Cristian Guidi

In primo piano

Noleggio Bus GT senza pensieri? Si può fare, con Bus Operator!

Si chiama Bus Operator LDC ed è la prima piattaforma in Italia creata da noleggiatori di bus turistici per noleggiatori di bus turistici. È nata dall’intuito di Angelo Leone, già titolare della ditta Leone Bus Turismo con sede a Roccasecca, in provincia di Frosinone. È ormai risaputo che una delle d...

Articoli correlati

Autisti vs guida autonoma: chi guiderà davvero il futuro?

L’industria dell’autobus e il mondo della mobilità urbana è vicina alla rivoluzione della guida autonoma? Se lo chiedono – preoccupati – migliaia di conducenti, mentre in diverse città del mondo si testano autobus driverless. Sperimentazione dei bus autonomi I veicoli autonomi sono in fa...
Blog

FAST, l’impegno a tutelare la parità di genere nel tpl

La notizia arriva con una nota dalla FAST Confsal Trasporto Pubblico di Linea, la Federazione Autonoma dei Sindacati dei Trasporti, impegnata da tempo nell’analisi delle condizioni lavorative del personale alla guida dei bus. L’iniziativa è stata indirizzata al Presidente della Regione Lazio, al Sin...
Blog