E se lo sharing si buttasse sulle autolinee? E se le ferrovie statali acquisissero una quota della mobilità (privata) in condivisione? È un caso pilota, quello che si sta sviluppando in Francia in questi giorni. Blablacar ha presentato un’offerta per acquisire Ouibus, la società francese di trasporto in autobus su lunga distanza controllata dalle ferrovie francesi Sncf. Praticamente, qualcosa di simile a un equivalente transalpino di Busitalia Fast. E Sncf ha investito in Blablacar. Se l’operazione andasse a buon fine, sarebbe il primo investimento di Blablacar in un settore diverso da quello di appartenenza, ovvero quello del car pooling. Ma anche un primo caso di investimento del ferro pubblico nel mercato dello sharing.

Ouibus

Sncf e Blablacar, trattative in corso

Secondo quanto riportato sul giornale francese Le Monde, Sncf e Blablacar hanno annunciato di aver avviato trattative trattative esclusive in vista della vendita di Ouibus. Parallelamente, Sncf ha partecipato a un aumento di capitale di Blablacar per un importo totale di 101 milioni di euro. Una partecipazione assolutamente minoritaria, specifica sempre a Le Monde Nicolas Brusson, direttore generale e co-fondatore di Blablacar. Sncf avrà un seggio nel consiglio di amministrazione di Blablacar.

Ouibus con Marinobus. E altri…

Recentemente Ouibus è entrata a far parte di una alleanza europea insieme a Marinobus, gli spagnoli di Alsa e gli inglesi di National Express. Il nemico? Facile a dirsi: la concorrenza verde arancio del gigante Flixbus. Il network coperto dalle quattro autolinee “apparentate” copre dieci paesi collegando tra loro 300 città europee. 12mila le tratte servite, a formula rigorosamente low-cost. L’alleanza è stata annunciata il 13 dicembre scorso a Parigi, in casa di Ouibus.

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