Atm, dopo lo sciopero di ieri il Comune fa marcia indietro: se ci sarà gara, sarà con lotto unico. Come volevano i lavoratori. L’accordo è stato raggiunto oggi. Due le possibili letture. La prima: lo sciopero duro… funziona. La seconda: il municipio di bandire la gara non ci pensa proprio. Tante recenti dichiarazioni del sindaco Beppe Sala suggeriscono questa seconda ipotesi. Ma nulla è ancora scritto.

Niente ‘spezzatino’, vince il lotto unico

La notizia dell’accordo tra Palazzo Marino e i sindacati di Atm è stata diramata nel pomeriggio di oggi, dopo sei ore di trattative tra le due parti. L’antefatto lo fornisce la tornata di sciopero Atm di ieri mattina: quattro ore in cui la città, presa d’assalto dai turisti per il Salone del mobile, è rimasta letteralmente a piedi. I lavoratori hanno incrociato le braccia contro la delibera della giunta che prevedeva lo spacchettamento in due lotti (“core” e “no core”) del bando per i servizi di mobilità. L’accordo raggiunto poche ore fa recita: «Il sindaco e la giunta si impegnano, in caso di gara – si legge nel verbale – ad indicare il ‘lotto unico’ come scelta preferenziale per la conservazione e per il potenziamento dell’attuale sistema di mobilità; a mantenere la garanzia occupazionale e salariale (Primo e Secondo Livello di contrattazione) dei lavoratori coinvolti nei servizi di mobilità oggi forniti dalle società del gruppo Atm». Insomma: da parte del Comune c’è l’impegno di garantire il livello di occupazione attuale, sia in caso di gara pubblica che di affidamento diretto. E, se si dovesse andare a gara, il temuto “spezzatino” non ci sarà.

Ma la gara… ci sarà? Chissà

Insomma: è bastata (si fa per dire) una mattinata di sciopero per spingere la giunta ad avvallare le richieste dei lavoratori Atm. I casi sono due. Potenza delle agitazioni operaie? O forse la gara è un’idea che sta sfumando e si procederà ad affidamento diretto, motivo per cui il dietrofront del Comune avrebbe una valenza puramente formale, e la vittoria dei lavoratori assumerebbe i contorni di un trionfo di Pirro? Ai posteri l’ardua sentenza: l’assessore alla mobilità Marco Granelli ha precisato che tutte le ipotesi sono sul tavolo. «Le modalità di affidamento se con gara o in house verranno poi definite anche attraverso il proseguimento di questo tavolo che ha preso il via oggi – così Granelli -. E’ stato importante definire questi principi di unitarietà e di tutela dell’occupazione. C’e’ grande soddisfazione perché siamo riusciti a intenderci su questi principi».

 

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