Sono finalmente arrivati a Cosenza, in ritardo di sette mesi rispetto ai tempi di consegna originari, i primi due autobus elettrici per Amaco, targati Karsan.

Si tratta di midibus lunghi 8 metri e capacità massima di 52 passeggeri e autonomia di 300 chilometri, ai quali si dovrebbero aggiungere 20 mezzi ibridi, che secondo il piano regionale di ammodernamento del parco mezzi sono stati destinati ai servizi urbani di Cosenza.

Ma il condizionale è d’obbligo visto che Amaco è in liquidazione giudiziaria e in esercizio d’impresa fino al 30 settembre 2024: per cui è ancora incerto non solo il destino degli autobus teoricamente in arrivo, ma anche – per non dire soprattutto – dei centotrenta dipendenti del consorzio.

Amaco, parla il sindaco di Cosenza

«Sono stati consegnati ad Amaco da Cometra Scarl ed oggi finalmente immatricolati e pronti per essere utilizzati due nuovi autobus, totalmente elettrici e moderni. Questo doveroso e importante atto che si registra all’interno del sistema trasportistico pubblico cittadino si inserisce a pieno titolo nelle azioni  di sostenibilità ambientale che, come amministrazione comunale, stiamo perseguendo”, ha dichiarato il sindaco Franz Caruso che ieri mattina insieme al commissario giudiziale Fernando Caldiero, ha preso visione dei due mezzi, accertandosi che potranno subito essere messi in servizio.

Dunque, il primo cittadino ha aggiunto: “I due nuovi autobus sono i primi di altri 20 mezzi ibridi che secondo il piano regionale di rinnovo dei bus sono stati destinati ai servizi urbani di Cosenza, che già da 7 mesi avrebbero dovuto essere  in circolazione, e di cui chiediamo un’accelerazione nelle procedure per la messa su strada. Questi ultimi bus , infatti, che sono fermi da mesi per una serie di intoppi capziosi a danno dei cittadini di Cosenza devono essere senza indugio sbloccati il prima possibile. Il trasporto pubblico locale non può farne a meno perché i mezzi attualmente disponibili sono obsoleti e datati, mentre gli autobus acquistati per sostituirli assicurano maggiore sicurezza ai cittadini utenti ed offrono le dovute garanzie anche ad autisti e controllori Amaco. Non possono, dunque,  rimanere fermi per ragioni  incomprensibili».

E, infine, Caruso ha così chiosato: “«Nonostante la drammatica vicenda che ha interessato Amaco, arrivata alla dichiarazione di fallimento da parte del Tribunale, non intendo rinunciare al rilancio, anche aziendale, della gestione del trasporto pubblico e dei servizi di mobilità della città. Per cui la mia attenzione su questo fondamentale servizio sarà sempre attenta e vigile».

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