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Anziché farsi la guerra, le aziende di trasporto pubblico stringono accordi con Uber e altre realtà di ridesharing per ripensare la mobilità di domani. Il primo esempio positivo arriva direttamente dagli Stati Uniti, dove in Florida la Pinellas Suncoast Transit Authority ha stretto una partnership con Uber e United Taxi per creare un sistema multimodale di trasporto pubblico. L’azienda di trasporto di St. Petersburg rimborserà gli utenti – fino ad una spesa massima di tre dollari – se inizieranno o termineranno una corsa in taxi o con un auto con noleggio conducente in prossimità di una fermata del trasporto pubblico. Secondo le previsioni, l’azienda punta a risparmiare fino a 100mila dollari pagando le corse degli utenti anziché effettuare servizio in aree dove c’è scarsità di domanda o in orari in cui il costo operativo è molto elevato. Il programma pilota è partito lo scorso febbraio e sta già riscontrando un discreto successo in due aree della città. Iniziative simili sono state messe in atto anche in altre città della Florida, come ad Altamonte Springs. È tutt’ora prematuro prevedere se il servizio avrà successo sul lungo periodo, ma pensare alla mobilità come un insieme e non a compartimenti stagni può portare benefici economici a tutti gli operatori.

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