AGGIORNAMENTO: Il nuovo modello Setra s 515 HD

Con l’Euro 6 si cambia. E per Setra questo cambiamento è radicale. Si parte dal motore per arrivare all’aerodinamnica. L’obiettivo, centrato, è quello dei consumi e i 4,9 km/litro a una media di oltre 85 chilometri orari sono proprio un gran bel risultato. Visto che sino a ‘ieri’ il modello di riferimento di questa fascia era l’S415 che, con qualche cavallo e Nm in più, aveva fatto segnare un 4,6 di tutto rispetto. E sì che tutti spergiuravano sul fatto che con l’Euro 6 i consumi sarebbero aumentati. È vero anche che l’Om 470 non è paragonabile all’Om 457 che ormai aveva qualche annetto sulle spalle. Il Setra S515 Hd sorprende anche per quel pacchetto ‘sicurezza’ dove l’Aba 2 troneggia e non è più un complemento.

Completamente rivisto il cockpit, più alto di 50 millimetri e con la plancia che riprende i tratti del Travego Edition 1, come la chiave elettronica e il volante  con comandi multifunzionali. Ed è proprio con il volante e in particolare con i comandi posti sulla sua destra che l’autista gestisce il 12,3 metri tedesco. Per i passeggeri ogni comfort. Qui il wife (con il router posto nel vano sopra la porta anteriore), due monitor da 19 pollici Blaupunkt (per dvd, satellitare terrestre, per la proiezione delle riprese della telecamera anteriore o per presentazioni tramite computer), e l’impianto stereo provvisto di entrate Usb ed Mp3. L’aumento dell’altezza interna, da 1.990 a 2.100, si fa sentire così come il nuovo posizionamento dei sedili (qui in tessuto con poggiatesta in pelle, reclinabili, allargabili e tavolino a scomparsa) che hanno il merito di allargare lo spettro della visuale

Una manciata di cavalli e di Nm in meno del predecessore ma con tanta tecnologia in più. Ora in sala macchine c’è l’Om 470, un sei cilindri da 10,7 litri (Egr, Scr e Dpf) che eroga 428 cavalli e 214 chilogrammetri. A gestire l’iniezione un particolare common rail caratterizzato da un amplificatore di pressione (X-pulse) capace di abbeverare la camera di combustione a 2.100 bar. In tandem il Powershift automatizzato 8 marce (ora con la marcia lentissima) che ben si presta a gestire l’esuberante 6 cilindri tedesco. Si smarca l’impianto frenante pneumatico a doppio circuito che morde i dischi autoventilati, anche se poi il ‘grosso’ è delegato al retarder Voith sempre ben presente.

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