Per accelerare la transizione verso un sistema di trasporto sostenibile e la diffusione su larga scala dei veicoli elettrici sarà cruciale la collaborazione di tutti coloro che operano nell’ecosistema del trasporto e la nascita di nuove partnership tra i diversi settori. È questa la convinzione che ha spinto Scania ad aderire a Motus-E, l’associazione che rappresenta i principali stakeholder della mobilità elettrica in Italia.

Scania in Motus-e

Sul fronte dell’elettrificazione il 2020 è stato un anno di fondamentale importanza per Scania. L’azienda ha presentato la nuova gamma di veicoli ibridi plug-in e la prima gamma di veicoli totalmente elettrici prodotta in serie. Ma non solo, Scania si è qualificata con successo per l’emissione di Green Bond, i cui fondi saranno destinati esclusivamente a progetti che avranno un profondo impatto sulla riduzione delle emissioni di CO2. Questi possono includere il miglioramento delle performance dei veicoli industriali ed autobus elettrici, la creazione di sistemi di trasporto pubblico con autobus elettrici e la realizzazione di infrastrutture di ricarica efficienti per veicoli e autobus elettrici.

Scania, parola a Enrique Enrich

“Il nostro ingresso in Motus-E è spinto dalla consapevolezza che soltanto lavorando a stretto contatto con tutti coloro che operano nell’ecosistema del trasporto riusciremo ad accelerare la transizione verso una mobilità sostenibile”, ha evidenziato Enrique Enrich, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania. “Secondo la visione di Scania, entro il 2030 i veicoli elettrici costituiranno una fetta importante del volume totale delle vendite dell’azienda in Europa. Abbiamo quindi la necessità di creare le condizioni necessarie anche in Italia per lo sviluppo di una mobilità a zero emissioni”.

La transizione, il nostro faro

“Scania ha definito obiettivi ambiziosi di riduzione delle emissioni di carbonio, come certificato dalla Science Based Targets Initiative. Tra questi c’è l’intento di ridurre del 20% le emissioni di CO2 generate dai propri veicoli industriali, autobus e motori in attività”, ha evidenziato Paolo Carri, Direttore Business Support & Development di Italscania. “Raggiungere questi obiettivi richiederà tanta innovazione tecnologica, nuove forme di propulsione, un ulteriore incremento di efficienza dei veicoli e, in generale, del sistema di trasporto. Al tempo stesso, però, sarà cruciale che tutti gli attori che operano nell’ecosistema collaborino tra loro per consentire questa transizione. Il nostro ingresso in Motus-E nasce proprio dalla volontà di accelerare lo sviluppo della mobilità elettrica in Italia attraverso un dialogo costante con tutti i protagonisti della filiera, rappresentando le esigenze specifiche del trasporto pesante di merci e di persone”.

“La crescita dei veicoli elettrici è impressionante nonostante il lockdown ma dobbiamo continuare a spingere il più possibile su tutti i fronti per la diffusione della mobilità elettrica. Con l’ingresso di Scania si aggiunge alla nostra compagine associativa un player fondamentale per questa rivoluzione in atto che condivide i nostri valori e obiettivi”, ha evidenziato l’Ing. Dino Marcozzi, Segretario Generale di MOTUS-E.

In primo piano

E7S e non solo: le soluzioni di mobilità urbana sostenibile di Yutong

Con lo sviluppo continuo delle città e l’aumento della popolazione, il traffico urbano affronta sfide senza precedenti. Lo sviluppo rapido della tecnologia ci offre opportunità per ripensare il futuro dei servizi di trasporto cittadino. Le città hanno bisogno di soluzioni di mobilità più intelligent...

Articoli correlati

Karsan, due e-Atak per la flotta Amaco e il tpl di Cosenza

Sono finalmente arrivati a Cosenza, in ritardo di sette mesi rispetto ai tempi di consegna originari, i primi due autobus elettrici per Amaco, targati Karsan. Si tratta di midibus lunghi 8 metri e capacità massima di 52 passeggeri e autonomia di 300 chilometri, ai quali si dovrebbero aggiungere 20 m...