Le immatricolazioni di autobus elettrici in Europa sono aumentate del 48% nel 2021 rispetto al 2020. 3.282 e-bus sono stati consegnati lo scorso anno, portando a oltre 8.500 i veicoli registrati nel continente dal 2012. Da segnalare che nel 2021 per la prima volta ben tre paesi europei hanno superato la soglia di oltre 500 nuovi e-bus in strada, con la Germania in testa alla classifica (555 unità) seguita da Regno Unito (540) e Francia (512).

I 178 bus elettrici immatricolati in Italia (su cui pesa in maniera dirompente la consegna Solaris ad Atm Milano) portano a 397 il numero di e-bus in circolazione nello stivale.

I leader del mercato? Solaris con 390 e-bus consegnati, seguita dalla joint venture tra BYD e ADL con 375 e-bus registrati nel mercato britannico. Terzo, la new entry (nel segmento degli e-bus) Mercedes: ben 333 eCitaro sono stati consegnati da gennaio a dicembre 2021.

Il 2021 è stato anche un anno spartiacque per gli autobus a idrogeno: con 158 registrazioni, il segmento è cresciuto del 236% (nel 2020 sono stati consegnati 47 veicoli H2). Il leader del mercato? Wrightbus con ben 71 consegne, seguito da Solaris con 37.

Nel complesso, secondo i dati raccolti e analizzati da Chatrou CME Solutions e basati su EU27 + UK + ICE + NO + CH, quasi il 60% degli autobus urbani immatricolati nel 2021 aveva una trasmissione alternativa (era il 53% nel 2020, 39% nel 2019).

Oltre il 60% dei nuovi autobus urbani sono ‘alternativi’

Gli e-bus l’anno scorso hanno rappresentato oltre il 20% del mercato degli autobus urbani (21,7 per la precisione). Ciò rappresenta una crescita costante rispetto al 12% del 2019 e al 15% del 2020. La quota del 2021 è in linea con il 22,5% di autobus a zero emissioni obbligatorio nelle gare pubbliche nei paesi dell’Europa occidentale (come stabilito dalla Clean Vehicle Directive entrata in vigore l’anno scorso).

Dando un’occhiata alle cifre divise per i costruttori, ciò che è facile notare è un’apertura del mercato, più popolato di attori. Nel 2020 la metà del mercato era nelle mani di tre produttori: BYD, Solaris e Volvo Buses avevano rispettivamente 20, 20 e 10% delle quote di mercato per quanto riguarda gli e-bus. Nel 2021 abbiamo invece bisogno di radunare cinque costruttori per raggiungere il 50% delle quote di mercato: Solaris, BYD – ADL, Mercedes, Yutong (un’altra sorpresa dello scorso anno!) e Iveco Bus – Heuliez. Il leader del mercato ha il 12% del mercato, nel 2020 era il 20%.

Mercedes, Iveco e Irizar in crescita

Solaris mantiene una posizione di leadership con un numero di immatricolazioni molto simile a quello del 2020, circa 400. ADL – BYD cresce da 190 a un sorprendente 375 (con BYD bloccato a 257 dopo un grande 2020). È impossibile non menzionare il balzo in avanti (facile da prevedere) di Mercedes, che aveva consegnato 98 e-bus nel 2020 e ha toccato quota 333 nel 2021 (+ 240%). Anche Yutong ha avuto un anno glorioso, raddoppiando le 150 registrazioni del 2020. L’ultimo “vincitore” della classifica del 2021 è Iveco Bus – Heuliez Bus, con 274 consegne (+142%).

L’azienda in più rapida crescita in termini di unità consegnate, comunque, è Irizar e-mobility: le immatricolazioni sono schizzate a +700% nel 2021 sul 2020 (da 25 a 201). Anche MAN è in crescita, con 134 consegne che rappresentano un +400% sul 2020. Resta nelle retrovie, nonostante il grande clamore generato da iniziative come la quotazione in borsa e la consegna dei primissimi modelli 3.0, è Ebusco, che perde un punto di quota di mercato (5% nel 2020, 4% nel 2021) pur aumentando leggermente i volumi. Resta indietro (come nel 2020) anche VDL, leader di mercato nel segmento fino al 2019.

Gli autobus CNG guadagnano quote nel segmento interurbano

Concentrandosi sugli autobus a trasmissione alternativa fuori dai confini del battery-electric, gli ibridi hanno visto un leggero aumento nel 2021 (3.285 unità, +12% sul 2020). Una tendenza trainata dalle applicazioni mild hybrid che stanno guadagnando terreno in diversi mercati.

Le immatricolazioni di autobus CNG, invece, hanno rallentato dopo due anni di forte aumento. 3.088 autobus CNG registrati nel 2021 significa un calo del 2% sul 2020. Degno di nota, comunque, è che “la quota di autobus a metano nel segmento interurbano sta crescendo rapidamente”, sottolinea la società di consulenza Chatrou CME Solutions: delle 3.000 immatricolazioni appena citate, 864 riguardano veicoli classe II e III (erano 539 nel 2020).

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