Storico punto di riferimento per il mondo truck, Interservice ora scommette sul segmento bus forte di un team competente e professionale che si è potenziato ulteriormente grazie all’apporto della famiglia Campari, già nota nel mondo del trasporto persone. Marco Campari ricopre oggi il ruolo di direttore operativo, mentre Davide Campari è il responsabile commerciale bus.

Interservice, assistenza bus dal 2019

Interservice fa parte dal 2011 del gruppo Maurelli, il gigante del settore automotive per la sua offerta di ricambi e servizi, con circa 40 filiali e ben 500 dipendenti. Interservice può contare su oltre cento dipendenti su tre filiali: il grande hub di Trento, il polo bus di Reggio Emilia e la terza officina aperta a Novara e già autorizzata Mercedes Benz.

La sua vocazione è diventare un punto di riferimento dell’assistenza e riparazione multimarca e vendita ricambi con mandato ufficiale Mercedes, Man, Daf, Ford, Evobus, Isuzu, Otokar, Solaris e Neoplan.

interservice assistenza bus

Il polo di Correggio, focalizzato sui bus, impiega 19 risorse e ci ha consentito di ampliare il nostro raggio d’azione generando una crescita di fatturato per questo settore di business, da 2 a 12 milioni tra 2019 e 2020; trend mantenuto anche nel 2021. Ad oggi le attività bus valgono il 40 per cento del fatturato Interservice.

Fabio Marino, amministratore delegato Interservice

Condividendo lo spirito innovativo e dinamico che caratterizza il gruppo Maurelli, nel 2019 Interservice si è proiettata nel mondo del bus, sia finanziato sia turistico, sfruttando anche la grande esperienza maturata dai Campari in tale settore.

Passaggio fondamentale di questa strategia è stata l’apertura, a inizio 2021, di una sede dedicata interamente al mondo bus in quel di Correggio (provincia di Reggio Emilia), dove vengono commercializzati i ricambi ed effettuata l’assistenza. «Una struttura che oggi impiega 19 persone e che ci ha consentito di passare, per quanto riguarda il business bus, da 2 a 12 milioni di fatturato tra 2019 e 2020, trend mantenuto anche nel 2021. Oggi le attività bus valgono il 40 per cento del fatturato Interservice» spiega l’amministratore delegato Fabio Marino.

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Il polo bus Interservice di Correggio

Che prosegue: «Per quanto riguarda l’assistenza, abbiamo già conquistato la fiducia di molte aziende pubbliche di trasporto: siamo al fianco di Trentino Trasporti, Seta, Tper, Tep, Start e tante altre. In Emilia abbiamo due officine mobili con cui effettuiamo interventi tempestivi presso le aziende pubbliche. Per quanto concerne invece la commercializzazione dei ricambi, tanto originali quanto equivalenti, vendiamo in tutta Italia grazie alla rete commerciale Maurelli».

Interservice: il focus sul bus, a Correggio

Abbiamo parlato del polo emiliano: tracciamone l’identikit. Tremila metri quadri coperti a cui si aggiungono 1.800 metri quadri scoperti. Sei le postazioni per i bus. Come già anticipato, 19 persone impiegate (sei ai ricambi, tredici in officina tra meccanici e back office). L’anno scorso erano tre. Età media? 36 anni. Una crescita che è in linea con quella dell’intera Interservice: «Siamo passati da 58 a 101 dipendenti in tre anni. Il fatturato è passato dai 15 milioni di euro del 2019-2020 ai 24 dell’anno scorso per arrivare ai 30 che prevediamo di raggiungere quest’anno. Una crescita attribuibile a due segmenti: ricambi e attività bus», spiega ancora Marino.

Vogliamo creare, facendo leva sull’esperienza sviluppata con i truck, un polo capace di offrire un servizio a 360 gradi ai clienti, sia aziende pubbliche che private. Per i truck siamo già una realtà consolidata, nel mondo bus invece non è così. L’obiettivo è quello di diventare un riferimento nazionale a livello bus sia per varietà di prodotti che per tipologia di servizi. Ci stiamo già guardando intorno per aprire nuove sedi ed essere più vicini alle flotte.

Fabio Marino, amministratore delegato Interservice

Parliamo di assistenza. Il full service è una tendenza? «Sì, è sempre più evidente – così l’ad -. I veicoli diventano sempre più complicati e chiamano in causa competenze sempre nuove. Come gruppo Maurelli abbiamo un ufficio gare centralizzato che ci consente di partecipare alle gare pubbliche tanto per il full service quanto per la fornitura ricambi». Fornitura ricambi che rappresenta un fiore all’occhiello: «Abbiamo qualcosa come 4 milioni di ricambi stock a disposizione come Interservice, che diventano 50 milioni come gruppo Maurelli. Lo sapete che per quanto riguarda i ricambi Man, Mercedes e DAF siamo l’officina italiana che ha acquistato più ricambi nel 2021?».

Tra le ‘chicche’ del polo di Trento, menzione speciale merita l’isola automatizzata per revisione delle pinze freno, in via di realizzazione. Il robot è già al suo posto, pronto a supportare le skills delle risorse umane. «Abbiamo investito 600mila euro per poter creare un processo automatizzato che ci consenta di aumentare i volumi. Oggi abbiamo una capacità di 3mila pinze all’anno, con il sistema automatizzato potremo arrivare a 10mila».

Assistenza e bus a trazione alternativa

Come siete strutturati per gestire autobus a trazione alternativa? «Abbiamo personale formato per poter gestire questi mezzi. Gestiamo già il parco bus a metano di Trentino Trasporti, per esempio, a cui si aggiungono tre ibridi. E andremo a gestire anche gli ibridi a metano del cliente Seta. E siamo pronti anche per quanto riguarda i mezzi full electric», così il direttore operativo Marco Campari.

Abbiamo qualcosa come 4 milioni di ricambi stock a disposizione come Interservice, che diventano 50 milioni come gruppo Maurelli. Lo sapete che per quanto riguarda i ricambi Man, Mercedes e DAF siamo l’officina italiana che ha acquistato più ricambi nel 2021?

Fabio Marino, amministratore delegato Interservice

Obiettivi futuri? Marino ha le idee chiare: «Vogliamo creare, facendo leva sull’esperienza sviluppata con i truck, un polo capace di offrire un servizio a 360 gradi ai clienti, sia aziende pubbliche che private. Per i truck siamo già una realtà consolidata, nel mondo bus non è così. L’obiettivo è quello di diventare un riferimento nazionale a livello bus sia per varietà di prodotti che per tipologia di servizi. Ci stiamo già guardando intorno per aprire nuove sedi ed essere più vicini alle flotte».

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