Fare il pieno di…idrogeno: a Mestre apre la prima stazione pubblica
Comune di Venezia, Eni e Toyota. Un trittico vincente che ha dato alla cittĆ di Mestre la prima stazione urbana, aperta al pubblico, per effettuare il rifornimento di idrogeno.Ā Lāimpianto per fare il pieno di H2 ĆØ dotato di due punti di erogazione di oltre cento chili al giorno ciascuno. La (lunga?) la rincorsa dellāidrogeno ĆØ […]

Comune di Venezia, Eni e Toyota. Un trittico vincente che ha dato alla cittĆ di Mestre la prima stazione urbana, aperta al pubblico, per effettuare il rifornimento di idrogeno.Ā Lāimpianto per fare il pieno di H2 ĆØ dotato di due punti di erogazione di oltre cento chili al giorno ciascuno.
La (lunga?) la rincorsa dellāidrogeno ĆØ iniziata alle porte dalla Laguna perchĆ© ā spiega Massimo Prastaro,Ā Responsabile Innovazione e Carburanti Alternativi Eni – Ā«lāAmministrazione della CittĆ metropolitana ha manifestato un sincero interesse verso lāidrogeno. Abbiamo sottoscritto nel 2019 un protocollo dāintesa con Toyota e il Comune di Venezia, infine abbiamo concordato su questa stazione, posizionata su di un percorso strategico, che conduce allāaeroporto, che. puĆ² essere un booster importante per fare dellāarea Marghera-Mestre il punto di partenza della mobilitĆ a idrogenoĀ».
Giuseppe Ricci, Direttore Generale Energy Evolution di Eni, gli ha fatto eco: Ā«Ci troviamo nella fase di avviamento, tramite fornitori di gas tecnici. In futuro ci saranno gli elettrolizzatori. Ć un modello misto, non siamo innamorati del colore dellāidrogeno, lāimportante ĆØ che sia decarbonizzato. Lāidrogeno di questa stazione sarĆ utilizzabile sia per la ricarica dei veicoli leggeri che dei pesanti. Se, come sembra, la cittĆ metropolitana svilupperĆ il trasporto pubblico a idrogeno, siamo pronti a realizzare le stazioni di servizio che servirannoĀ». Ā«I veicoli hanno unāautonomia di 600/650 chilometri, bus e camion unāautonomia leggermente inferiore. Sarebbe dunque ottimale installare una stazione ogni 200 chilometri, nelle grandi vie di comunicazioneĀ», ha aggiunto Ricci.
Dunque, a chiudere il triangolo, ecco Toyota Motor Italia; la casa madre giapponese a sta assumendo una posizione centrale nellāintersezione tra le varie applicazioni candidate allāidrogenizzazione, come il Fuel cell per il Mercedes e-Citaro e la partnership con Caetano. Ā Luigi Ksawery Lucaā, AD di Toyota Motor Italia conferma che Ā«Toyota persegue un approccio multi-tecnologico, percorrendo diverse strade per raggiungere le basse e le zero emissioni. Questa stazione Eni ci rappresenta, perchĆ© comprende la ricarica per lāelettrico a batteria, il rifornimento di idrogeno e dei combustibili tradizionali. La Mirai ĆØ giunta alla seconda generazione, in cinque minuti ricarica 650 chilometri di autonomia, con il costo di unāauto elettrica. La nostra idea ĆØ di soddisfare sempre di piĆ¹ le esigenze del trasporto su gommaĀ».Ā Ā