La previsione di massimali applicabili alle tariffe di accesso e circolazione degli autobus nelle ZTL urbane, rapportati alle emissioni inquinanti e alle tipologie di permessi, costituisce un primo importante passo per una complessiva razionalizzazione del sistema di prelievi a carico del trasporto collettivo su strada turistico e di linea. Questo il positivo giudizio di Nicola Biscotti, Presidente di Anav, associazione di Confindustria che raggruppa le aziende di tutti i segmenti del trasporto con autobus. 

«Valutiamo positivamente – ha dichiarato Nicola Biscotti – l’approvazione in seno al DL Infrastrutture di una norma, sostenuta da tutte le forze parlamentari e dal Vice Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Alessandro Morelli, a lungo auspicata e sollecitata da Anav, che finalmente sottrae alla discrezionalità delle singole amministrazioni comunali anche la determinazione dell’importo dei “ticket” di accesso dei bus turistici e di linea ai centri urbani. Nel corso degli anni l’assenza di una chiara regolamentazione ha consentito il proliferare su tutto il territorio nazionale, nelle grandi come nelle piccole città, di un sistema assai complesso, farraginoso e soprattutto oneroso di prelievi che, come abbiamo sempre denunciato, ha rappresentato un forte ostacolo per lo sviluppo della mobilità turistica collettiva su strada e per l’industria turistica del Paese».

«Soprattutto in questa delicata fase di ripartenza dopo l’emergenza Covid – prosegue Biscotti –confidiamo, in una sollecita definizione della direttiva ministeriale che dovrà fissare le soglie massime di tariffazione applicabili agli autobus, auspicabilmente in maniera uniforme a livello nazionale e non discriminatoria rispetto ad altre modalità di trasporto collettivo, tenendo nella giusta considerazione gli sforzi compiuti dalle imprese per il rinnovo dei parchi e il miglioramento  degli standard ambientali dei servizi. In questo senso siamo pronti ad offrire la nostra collaborazione e il nostro contributo di esperienza nelle opportune sedi istituzionali».

Biscotti ricorda, poi, il costante e pressante impegno di Anav in tutte le sedi istituzionali, anche a livello europeo e in sede giudiziaria, per una soluzione della questione che, pur tenendo conto dell’esigenza delle amministrazioni locali di regolamentazione della circolazione nei centri urbani, riconoscesse e valorizzasse il contributo dell’autobus alla soluzione dei problemi del traffico e alla sostenibilità ambientale dei trasporti
Biscotti evidenzia, infine, come il tema “ticket bus” coinvolga oggi oltre 40 comuni italiani, un unicum a livello europeo, per un gettito annuo che – in assenza di regolamentazione – sfiora la soglia di circa 100 milioni di euro con una notevole incidenza sui costi totali delle aziende di trasporto.

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