Secondo il presidente Asstra e di Confservizi Andrea Gibelli «siamo solo all’inizio della valorizzazione del patrimonio dei servizi pubblici locali, nella speranza che vada garantita l’attrattività e la competitività alle aziende del settore». Queste le sue parole a margine del Convegno Confservizi “TU: SPL dalla teoria alla pratica nella gestione dei servizi pubblici locali” in corso oggi a Roma.

Nel corso del suo interventi, Gibelli ha anche dichiarato: «Il decreto legislativo TUSPL sul riordino dei servizi pubblici locali, più che un punto di arrivo, deve rappresentare un tassello importante di un processo di modernizzazione il cui fine è quello di assicurare innovazione, competitività e attrattività nei servizi pubblici essenziali, idrici, energetici, ambientali e dei trasporti. In quest’ottica, intervenire sul Testo Unico dei Servizi pubblici locali, tenendo conto delle specificità dei diversi settori, è un’opportunità per semplificare il quadro normativo nazionale eliminando possibili incertezze interpretative e confermando la sua coerenza con le regole europee, anche in merito ai singoli settori. Se il campo di gioco e del confronto è quello europeo, necessariamente devono essere europee anche le regole del gioco. Le imprese italiane, ancor più se operanti in settori strategici per il Paese come quello dei servizi pubblici essenziali, devono poter operare in contesti che, in quanto caratterizzati da omogeneità delle regole e parità di trattamento e di opportunità, favoriscano processi industriali e di innovazione necessari per traguardare le imprese verso le sfide imposte dalla new economy per consentire loro di svolgere un ruolo primario nella transizione ecologica e digitale».

«In questo senso le sinergie che possono scaturire dall’impiego di innovative soluzioni tecnologiche digitali e attraverso il ricorso alle Comunità Energetiche Rinnovabili di prossimo avvio, aprono nuove prospettive che potranno essere sfruttate anche riordinando lo scenario normativo», ha aggiunto il presidente Gibelli. Che dunque, ha così chiosato: «Il quadro degli interventi che si va delineando a livello normativo, TUSPL, Pnrr e Codice dei contratti, va, a nostro avviso, interpretato in termini complessivi come volontà per mettere a disposizione del mondo delle imprese una “cassetta degli attrezzi” che, fondandosi su principi fondamentali quali la neutralità degli assetti proprietari e degli affidamenti e neutralità tecnologica ed energetica, consenta loro di contribuire fattivamente ed efficacemente allo sviluppo del sistema Paese.  Con questo spirito riteniamo si possano valutare interventi migliorativi del TUSPL che vadano nella direzione sopra indicata e che permettano di valorizzare le tante eccellenze e capacità innovative già presenti nel comparto dei servizi pubblici locali».

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