Andrea Incondi, senior managing director Italia di Flixbus, si somma al coro di voci sull’annosa e sempre più emergenziale carenza di autisti nel nostro Paese (e non solo). Tematica che stiamo affrontando da mesi sulla rivista Autobus e sul nostro portale.

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Queste le parole di Incondi «Il fatto che l’attuale Governo abbia preso coscienza della problematica rappresentata dalla carenza di conducenti è un primo passo nella direzione di una sua risoluzione, ma siamo tuttavia dell’avviso che si debba fare di più. È indispensabile che si dia una risposta strutturata e sistemica al problema, anche in considerazione dell’importanza che il trasporto su gomma assumerà via via nell’ambito della graduale transizione ecologica della mobilità e di tutti gli ambiti connessi, dagli spostamenti quotidiani delle persone al turismo. È fondamentale ripensare queste attività alla luce di un nuovo imperativo di sostenibilità, ma è impensabile che questa svolta si compia senza che si possa contare su un’infrastruttura di trasporto collettivo potente e capillare. Per questo, è il momento di investire sulla formazione, tenendo in considerazione che la professione dell’autista si è evoluta fortemente negli anni e che perciò è necessario garantire percorsi e strumenti adeguati a valorizzarla al meglio».

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«Come FlixBus, avevamo già preso atto di questo tema prima ancora dell’emergenza sanitaria, e perciò avevamo fondato la FlixAcademy, istituendo un corso di formazione mirato all’acquisizione di nozioni in vari campi, quali, per esempio, inglese turistico, salute e sicurezza e problem solving. Le iniziative private, tuttavia, devono accompagnarsi a interventi strutturati e mirati sul piano pubblico, uno su tutti l’abbassamento dell’età per il conseguimento della patente, anche alla luce dell’età media crescente di chi svolge la professione».

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