Biciclette contromano? Il coro unanime dei conducenti
di Gianluca Celentano (conducente bus) Si tratta ancora di una proposta, ma nel giro di poche ore dalla sua diffusione ufficiale, sui social e sui canali mediatici sembra essere partito un rumoroso e solidale coro di automobilisti e conducenti di mezzi pesanti, contrari alla modifica che potrebbe ricadere allāinterno degli articoli 182 o 143 del […]

di Gianluca Celentano (conducente bus)
Si tratta ancora di una proposta, ma nel giro di poche ore dalla sua diffusione ufficiale, sui social e sui canali mediatici sembra essere partito un rumoroso e solidale coro di automobilisti e conducenti di mezzi pesanti, contrari alla modifica che potrebbe ricadere allāinterno degli articoli 182 o 143 del CdS.

Nello stesso pacchetto modifiche, per coerenza, ĆØ giusto sottolineare che lāatteso innalzamento del limite di velocitĆ a 150 km/h nelle autostrade, sembrerebbe avere il semaforo verde da parte della maggioranza degli automobilisti.
Biciclette contromano e rallentamento del tpl
Lo sconcerto maggiore ĆØ verso alcuni punti contenuti in questa normativa, che ricordiamo non ĆØ ancora esecutiva, ma i conducenti sono giĆ sul piede di guerra.Ā In special modo sarebbero interessati i colleghi adibiti al tpl che esprimono il loro dissenso nel legalizzare la marcia contromano dei velocipedi su carreggiate e corsie preferenziali utilizzate dai mezzi pubblici.
Il dibattito ĆØ acceso e forse nelle istituzioni locali qualcuno comprende che la normativa andrebbe controcorrente agli sforzi infrastrutturali delle amministrazioni comunali per ottimizzare e privilegiare gli autobus di linea rispetto al traffico privato.
La discussione sorgerebbe legittima se consideriamo lāimportanza della velocitĆ media dāesercizio dei bus urbani.Ā Infatti giĆ una semplice bicicletta a 20 km/h davanti a un bus, impedirebbe al mezzo di sorpassarla in tutta sicurezza visto la presenza della linea continua allā interno delle corsie riservate, il poco spazio generale ma soprattutto anche per un traffico elevato proveniente nel senso opposto.
I rischi per i conducenti di autobus
Se a questo problema ben conosciuto dai conducenti addetti ai lavori aggiungiamo lāincognita di qualche bicicletta che può sbucare allāimprovviso e contromano, ben si comprenderĆ che le ripercussioni potrebbero ricadere anche sulla puntualitĆ dei mezzi oltrechĆ© sullāinsofferenza dei passeggeri a bordo e in attesa alle fermate. In ogni caso ĆØ bene precisare che la normativa, oltre che non ancora approvata, dovrebbe prevedere che siaĀ il sindaco a dover emanare un’ordinanza in merito. La possibilitĆ per le biciclette di circolare contromano può avversarsi solo in zone con limite a 30 chilometri orari e, pertanto, previa ordinanza comunale.
Tutti aspetti che andrebbero a minare ancor di più la qualitĆ lavorativa dellāautista, come sappiamo giĆ messa a dura prova negli ultimi decenni, e forse in questo stato di cose più di uno tra il personale viaggiante si starebbe domandando la convenienza di questa scelta lavorativa.
No alle bici in corsie riservate
GiĆ allāalba allāinterno delle salette conducenti delle tante societĆ di tpl, appena si entra si ĆØ coinvolti da folcloristiche ma motivate conversazioni dove il tema ĆØ proprio una ferma condanna verso questa liberalizzazione alla circolazione delle biciclette sulle corsie riservate; un tema contestato a quanto pare anche dalle stesse segreterie sindacali che coerentemente punterebbero il dito sulle infrastrutture e piuttosto sullāadozione di un maggior numero di piste ciclabili protette.Ā Infatti in gioco cāĆØ anche la sicurezza anche deli stessi ciclisti, in particolar modo nei trafficati capoluoghi dove si registra il maggior numero di incedenti tra veicoli e pedoni o ciclisti.
Acceleratore di andatura; un allarme?
Ad affiancarsi al dissenso degli autisti verso la normativa, cāĆØ la preoccupazione che la proposta venga recepita come un via libera sulle strade anche verso gli āacceleratori di andatura elettriciā – pattini, monoruota etc ā in realtĆ vietati attualmente sui marciapiedi. La tecnologia ĆØ affascinante e sicuramente comoda e non va certo demonizzata, ma forse un esame più accurato magari parlando direttamente con cittadini e conducenti, potrebbe dar maggior risalto a una pubblica amministrazione rispetto al solo mero business derivato dalle vendite di questi oggetti.
I conducenti del tpl sono dei calcolatori
Controllo costante degli spazi intorno al bus – magari di 18 metri – , delle manovre altrui, dei pedoni e biciclette, dei passeggeri a bordo e la giusta distanza dal veicolo che precede cercando di rallentare sempre dolcemente anche difronte a un pericolo mantenendo una tempistica dāesercizio – la tabella di marcia – in canoni accettabili anche durante il traffico: questi sono solo alcuni degli aspetti cui un conducente di linea professionalizza sempre più negli anni di guida nel tpl. Difficile comprenderlo se non si svolge questo mestiere, ma posso sostenere che non ĆØ per niente semplice e oltre ad alcune delle difficoltĆ riportate, si aggiunge spesso la poca tranquillitĆ che il personale alla guida dovrebbe invece avere.
Sono qualitĆ professionali indiscusse quelle dei conducenti anche se spesso poco valorizzate, ma forse oggi grazie a unāinformazione più capillare e ai media, la stessa figura dellāautista sia del trasporto persone sia merci, sta coerentemente riacquisendo la giusta visibilitĆ ; un doveroso aspetto verso un lavoro specialistico dove cāĆØ ancora, ed ĆØ giusto dirlo, un certo ottimismo per il futuro anche tra i più giovani.