Asstra. E’ stato presentato oggi a Reggio Calabria il progetto di biglietto integrato dei trasporti pubblici tra l’ATAM di Reggio Calabria e l’ATM di Messina. Un progetto che si inserisce nell’ambito della costituzione di un bacino ottimale di traffico nello Stretto. L’istituzione delle Regioni nel 1970, e la conseguente divisione della competenza amministrativa, ha allentato il legame millenario tra le due sponde dello Stretto.

Asstra

Andrea Gibelli presidente di Asstra

«E’ emblematico che il ripristino della connessione tra la Sicilia e la Calabria avvenga oggi all’insegna dello sviluppo dei servizi di trasporto al territorio. La costituzione di un apposito bacino ottimale di traffico come quello che si sta attuando per lo Stretto precorre i tempi. Il livello di integrazione proposto va infatti nel senso della connettività globale. La vera sfida attuale a cui occorre dare risposta per il governo e lo sviluppo dei  territori».

Così Andrea Gibelli, il presidente di ASSTRA, nel corso dell’incontro organizzato dalle aziende pubbliche di trasporto della Calabria. Incontro che si è svolto oggi a Reggio Calabria. A margine di questo,  le imprese AMACO di Cosenza, Ferrovie della Calabria, AMC di Catanzaro e ATAM di Reggio Calabria  hanno rinnovato la governance di ASSTRA CALABRIA. Ed hanno eleggendo alla presidenza MARCO CORREGGIA di AMC di Catanzaro per portare avanti il programma dell’associazione regionale. A Correggia sono stati affidati due obiettivi essenziali: l’incremento della qualità dei servizi di TPL della regione ed un impulso decisivo per una politica espansiva degli investimenti per il settore.

L’integrazione del tpl tra Sicilia e Calabria

Il processo di integrazione del TPL nell’area dello Stretto si concluderà ad agosto 2019. Il processo, partito nel 2015 con il recepimento nelle due leggi regionali sui trasporti calabrese e siciliana di norme coerenti che prevedono l’istituzione di uno specifico bacino ottimale, ha trovato impulso e vigore nel protocollo di intesa stipulato tra i comuni di Reggio e Messina nel maggio 2017. Sempre nel 2017, le determine delle due Città Metropolitane dello Stretto che hanno dato impulso alle rispettive Regioni per la costituzione dell’Autorità di bacino e, ultima tappa di tale percorso, la sottoscrizione a Palermo lo scorso mese di marzo dell’apposito protocollo d’intesa.

In primo piano

Retrofleet, ovvero il retrofit per convertire le flotte. E risparmiare

In questi anni, la scorpacciata di fondi messi in tavola dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha permesso agli operatori di trasporto italiani, da Nord a Sud, di ritrovarsi in tasca milioni e milioni da investire per rinnovare le flotte di autobus urbani, rigorosamente nel nome dell...

Articoli correlati

Frosinone, il Comune stanzia i fondi per la fornitura di e-bus

Una gara di fornitura di autobus elettrici per mandare in pensione i vecchi mezzi: sono in arrivo nuovi bus elettrici per la flotta del trasporto pubblico locale di Frosinone. L’amministrazione comunale ha infatti rimodulato il quadro tecnico economico per l’acquisto dei nuovi mezzi, che andranno gr...

Dolomiti Bus potenzia il servizio per il periodo estivo: le novità

Dolomiti Bus si prepara alla stagione estiva con un piano di servizi rinnovato e potenziato, pensato per offrire soluzioni di mobilità più efficienti, capillari e attente alle esigenze di residenti e turisti. L’obiettivo è chiaro: garantire un accesso comodo e sostenibile alle principali mete balnea...