Agens, il settore ha bisogno di interventi rapidi. I tempi della burocrazia non collimano con quelli delle aziende. Ma c’è di più: i contratti di servizio? «Vanno attualizzati e rivalutati». Questa in sintesi la dichiarazione di Arrigo Giana, presidente di Agens, in relazione del DL Rilancio, oggetto di un largo dibattito

Arrigo Giana (Agens): non commento, ma attenzione alle scelte

«Io non posso e non voglio commentare le scelte che il Governo adotterà nel prossimo Decreto e da qui in avanti per il settore del Trasporto Pubblico Locale.  So che il Governo è consapevole di quanto significhi il TPL per la vita e il lavoro dei cittadini del nostro Paese. Tutto si gioca ora sulla qualità delle scelte che verranno fatte e su come si realizzeranno», afferma Arrigo Giana, Presidente di Agens, che aggiunge: «il settore TPL è letteralmente dissanguato dalla crisi e ogni giorno che passa senza soluzioni strutturali diventa un secolo. Abbiamo bisogno di soldi, questo è sicuro, ma se i tempi della burocrazia per averli sono quelli a cui siamo abituati, allora quei soldi non serviranno più, perché le società saranno già morte».

Agens

Giana torna anche su un tema centrale: quello del distanziamento sociale. Il presidente di Agens, infatti, dice che «proposito delle incongruenze e di ciò che ci si aspetta da noi, siamo già intervenuti più volte, ma va ribadito ancora una volta che se oggi la distanza sociale impone che le vetture con il 30% dei passeggeri sono da considerarsi piene, questo significa che esse non sono in grado di coprire le proprie spese e vuole anche dire – conclude Giana – che i contratti di servizio vanno attualizzati e rivalutati. Abbiamo bisogno di scelte logiche, immediatamente esecutive e di grande buon senso».

Anche Asstra lancia il grido d’allarme

Qualche ora fa la stessa Asstra aveva preso posizione sulla bozza che circola in questi giorni «Solamente nel primo trimestre dall’inizio del COVID-19», ha dichiarato il presidente di Asstra Andrea Gibelli ad autobusweb.com, «il nostro settore del trasporto pubblico ha fatto registrare una perdita complessiva di ricavi da traffico di 600 milioni di Euro trimestrali, con una previsione di perdita a fine anno di circa 1,5 miliardi di Euro». Tuttavia, afferma Gibelli «nelle prime bozze del decreto Rilancio, che è in corso di emanazione, la dotazione del Fondo indennizzo ricavi da traffico è di circa 800 milioni, importo che consentirebbe di coprire solo in parte le perdite effettive che ragionevolmente stimiamo». Asstra si aspetta quindi «di vedere i risultati del cdm con una certa tensione che ci auguriamo venga sciolta positivamente, in gioco c’è la sopravvivenza di un servizio essenziale per i cittadini».

Asstra

Asstra, in gioco c’è la sopravvivenza di un servizio essenziale

Nessun fondo per le autolinee statali mentre si sostengono, per molti a ragione, il tpl, i treni e il trasporto aereo. In Italia la transizione energetica è arrivata al palo: chiusi i rubinetti per il finanziamento di mezzi alternativi, si ritorna al diesel. Ma non solo. Non un euro per il settore turismo mente il 5 per cento del finanziamento per il rinnovo del parco potrà essere destinato a «contenere i rischi epidemiologici», cioè paratie ed affini. Tutto questo è contenuto in una bozza del DL Rilancio che dovrebbe vedere al luce in questi giorni. Ben 434 pagine dove il trasporto pubblico cattura una manciata di articoli.

 

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