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Vdl non fa un passo indietro, anzi: rilancia. Il costruttore olandese ha presentato, infatti, il Futura Fdd2, un due piani che sostituisce l’ormai mitico Synergy, un double-decker, quest’ultimo, che aveva proprio bisogno di un bel colpo di spazzola per poter fronteggiare il 431 di Ulm, il Van Hool che piace tanto a Megabus e lo Skyliner (quest’ultimo in procinto di sbarcare in Italia). E l’Fdd2 non si è limitato a una colpo di spazzola ma già che c’era si è sottoposto a un profondo lifting che ha partorito, di fatto, un modello del tutto inedito. Il nuovo arrivato eredita in blocco il design e il family feeling della gamma Futura. E se l’anteriore e il posteriore, i gruppi ottici e l’impostazione generale del posto guida ne sono una fotocopia, le fiancate rappresentano una bella citazione di una gamma che con l’Euro VI ha cercato di smarcarsi. Il Vdl Fdd2 sarà disponibile in due taglie: 13 metri (sino a 84 passeggeri) e 14.1 metri (96 passeggeri) e per entrambe in sala macchine ci sarà il Daf Mx 11 da 510 cavalli in tandem con il 12 marce automatizzato Zf. Convincono gli interni, luminosi, ben architettato e con un’altezza interna che cresce, di poco ma cresce. Quello europeo dei double decker è un mercato piccolo che conta circa 350 autobus all’anno. A fare la voce grossa è la Setra che copre quasi il 60 per cento dell’intero mercato. A seguire Van Hool mentre Vdl, attualmente, arriva a poco meno del 10 per cento, «quota che», hanno dichiarato i manager Vdl, «verrà raddoppiata nel medio periodo».

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