Il monito di Uitp. L’associazione internazionale del trasporto pubblico, infatti, ha invitato politica e industria ad aiutare e non ostacolare la capacità della realtà del trasporto pubblico di raggiungere gli obiettivi fissati dal Green Deal europeo.

In una dichiarazione sulla proposta di revisione delle linee guida interpretative del regolamento (CE) n. 1370 sui servizi pubblici di trasporto passeggeri su strada e per ferrovia (“regolamento OSP”), un’ampia coalizione di stakeholder dei trasporti chiede alla Commissione europea di non compromettere il quadro giuridico per l’organizzazione del trasporto pubblico.
Il regolamento OSP, nello specifico, stabilisce le condizioni alle quali gli operatori di trasporto possono essere compensati o ricevere diritti esclusivi dalle autorità pubbliche per fornire servizi di trasporto pubblico nell’interesse generale. Il regolamento, e il modo in cui viene interpretato, è quindi di importanza cruciale per l’organizzazione del trasporto pubblico europeo e del settore ferroviario.

La coalizione, composta da Uitp, Ccre-Cemr, Cer, Emta,, Eurocities, Polis e SgiEurope, accoglie con favore l’iniziativa della Commissione di rivedere le linee guida del regolamento OSP come un opportunità di fornire coerenza e un quadro normativo chiaro. Il testo nella sua versione attuale suggerisce nuovi concetti giuridici e nuove interpretazioni della legge esistente, che influenzano l’organizzazione del trasporto pubblico in Europa.

Inoltre, introduce anche un nuovo approccio basato sulla domanda che è incompatibile con la pianificazione della mobilità sostenibile. Nella dichiarazione rilasciata, la coalizione guidata da Uitp chiede coerenza giuridica per il trasporto pubblico in Europa, specialmente in un momento in cui gli sforzi del settore sono concentrati sulla ripresa sostenibile dalla pandemia e una giusta transizione verso un’Europa climaticamente neutrale.

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