Venerdì 15 ottobre rischia di diventare un venerdì nero per l’Italia e per il mondo dei trasporti, commerciali e di persone. Con l’entrata in vigore ufficiale dell’obbligo del Green Pass per lavorare, il comparto del trasporto viaggia verso una giornata di caos.

Sul fronte del Tpl, a ogni latitudine dello Stivale, le società che gestiscono il trasporto pubblico locale su gomma e su rotaia temono le defezioni del proprio personale, non riuscendo ben a calcolare il numero dei dipendenti che deciderà di stare a casa (perché la normativa prevede che la comunicazione al datore di lavoro deve arrivare con 48 ore di anticipo). Alcune stime, comunque parlando di un 10-15% di assenze a livello nazionale.

«Stiamo facendo uno sforzo sovrumano ma non siamo in grado di escludere che possano esserci dei disagi» ha spiegato Stefano Rossi, amministratore delegato di Dolomitibus a Il Gazzettino. Dolomitibus, comunque, ha pronta una “soluzione” per tamponare l’emergenza: venerdì, al posto di guida, siederanno tutti coloro che sono in possesso di una patente professionale che li abiliti a guidare un pullman. E quindi spazio anche a meccanici e personale amministrativo che – come precisa il quotidiano locale – “prima di salire sui mezzi saranno – chiaramente – adeguatamente formati”.

«La situazione in questi giorni sarà un po’ dinamica. E così nelle prossime settimane. E si evolverà di 48 ore in 48 ore. Per cui solo nelle prossime ore sapremo quante forze avremo da mettere in campo venerdì. Quindi, a questo punto, vedremo come la situazione evolve strada facendo», ha chiosato Rossi.

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