Sicilia, 45 milioni alle aziende tpl per rinnovare flotta bus extraurbani
Quarantacinque milioni alle aziende siciliane di trasporto pubblico extraurbano regionale e comunale per rinnovare le flotte dei bus con mezzi ibridi e a ridotto impatto ambientale. Il dipartimento regionale della Mobilità e dei trasporti ha emanato l’avviso per manifestazione di interesse per l’assegnazione dei finanziamenti destinati all’acquisto di nuovi mezzi. I nuovi autobus dovranno sostituire quelli di […]
Quarantacinque milioni alle aziende siciliane di trasporto pubblico extraurbano regionale e comunale per rinnovare le flotte dei bus con mezzi ibridi e a ridotto impatto ambientale. Il dipartimento regionale della Mobilità e dei trasporti ha emanato l’avviso per manifestazione di interesse per l’assegnazione dei finanziamenti destinati all’acquisto di nuovi mezzi.
I nuovi autobus dovranno sostituire quelli di proprietà delle aziende da almeno cinque anni che siano stati immatricolati entro il 31 dicembre 2010 e abbiano una motorizzazione sino a Euro 5, a esclusione degli autobus Euro 0.
I vecchi mezzi dovranno essere rottamati mentre la messa in strada dei nuovi veicoli dovrà avvenire entro il 30 settembre 2023. I mezzi dovranno avere idonee attrezzature per l’accesso e il trasporto di persone a mobilità ridotta; conta-passeggeri; dispositivi per la localizzazione; predisposizione per la validazione elettronica; videosorveglianza e dispositivi di protezione del conducente; sistemi di areazione e climatizzazione; alimentazione a metano o ibrida.
Ciascuna azienda potrà chiedere il finanziamento per l’acquisto di un massimo di sette nuovi bus e la documentazione dovrà essere inviata all’assessorato regionale Infrastrutture entro le 13 del 15 febbraio.
«L’obiettivo che la Regione persegue – dice l’assessore alla Mobilità Alessandro Aricò – è quello di contribuire a ridurre l’età media del parco autobus circolante in Sicilia e migliorare la qualità e la sicurezza del servizio offerto, anche per disincentivare l’uso delle auto private. Così e anche attraverso la previsione di forme di alimentazione dei motori a basso impatto ambientale, possiamo dare un contributo concreto alla lotta all’inquinamento».