autobus roma tpl

Roma, la giunta ha approvato l’avviso di “pre-informazione” che apre la strada alla procedura di gara per la gestione delle linee di tpl periferiche. Il documento prevede un aumento del servizio dai 30 ai 45 milioni di vetture-chilometro all’anno in piĆ¹). Attualmente il servizio ĆØ in capo a Roma Tpl, che gestisce circa un quinto delle linee cittadine.

PiĆ¹ chilometri, piĆ¹ garanzie per i lavoratori

Il contratto attualmente in essere scadrĆ  nel maggio 2018. Con una decina di mesi d’anticipo, insomma, prende il via l’iter che poterĆ  alla nuova assegnazione del servizio diĀ trasporto pubblico nelle aree non centrali della capitale. Questi gli aspetti chiave dell’avviso: ĆØ previsto l’aumento del servizio con 30-45 milioni di vetture-chilometro / anno in piĆ¹, da ripartire in due lotti; ĆØ confermata la durata del contratto a otto anni, cosƬ come lā€™inclusione della ā€œclausola socialeā€ per la tutela del lavoro. Il documento prevede una serie di attivitĆ  volte al miglioramento dell’offerta messa a disposizione della cittadinanza. Tra i vari elementi vengono riportate l’installazione diĀ nuove pensiline, il controllo biglietti da parte del conducente, la vendita dei biglietti a bordo dei mezzi, il controllo e la sorveglianza delle corsie protette e riservate.

Un cambio di passo

L’obiettivo, come non manca di segnalare l’assessorato competente, ĆØ quello di segnare una discontinuitĆ  rispetto al passato. Ā«Rispetto alla precedente gara vogliamo definire un capitolato che sia piĆ¹ rigoroso e maggiormente strutturato per garantire servizi aggiuntivi ai cittadiniĀ», spiega lā€™assessora Linda Meleo. Ā«Il nostro obiettivo, inoltre, ĆØ la tutela del lavoro, come dimostra lā€™inserimento della clausola socialeĀ». Del resto, tra la giunta Raggi e Roma Tpl non ĆØ mai corso buon sangue: nel novembre scorso Meleo aveva annunciato l’intenzione di valutare la possibilitĆ  di rescindere anticipatamente il contratto con l’azienda. Il motivo? Ā«I chilometri percorsi irregolarmente sono pari al 25 per centoĀ», aveva affermato l’assessore, Ā«ed ĆØ per questo che abbiamo deciso di pagare solo il 75 per cento al consorzioĀ».

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