Aerodinamica migliorata, forme rivisitate e ingentilite, più spazio al comfort e maggiore attenzione alla sicurezza: queste le novità della nuova gamma Van Hool che arriverà in Italia quest’estate. Il capo progettista Jan Van Hool ci racconta il design di Acron, Alicron e Astron, ovvero la nuova serie T

Giusto in tempo per il suo settantacinquesimo compleanno, Van Hool ha rinnovato la famiglia di coach, rivisitando il design degli interni e degli esterni, che sarà seguita nel 2024 da una nuova piattaforma elettrica e da nuovi motori. E, se ci sarà richiesta da parte del mercato, arriverà anche una trasmissione elettrica a batteria che potrà essere installata senza problemi sulla nuova serie T, come peraltro ha spiegato il Ceo Filip Van Hool in occasione della presentazione della nuova gamma di turistici. Concetto ribadito anche dal Cto Jan Van Hool, a capo del progetto che ha dato vita ad Acron, Alicron e Astron, protagonisti di uno speciale pubblicato sul numero di dicembre di AUTOBUS.

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Quando tre anni fa è stato presentato il primo coach elettrico al Busworld di Bruxelles, infatti, è stato chiaro a tutti che questa motorizzazione non sarebbe stata introdotta solo nel mercato nordamerica-no, ma che avrebbe trovato spazio anche in quello europeo.

Van Hool Serie T carta di identità

Van Hool e il fattore “T”

‘T’ come tradizione, ‘T’ come turismo e ‘T’, appunto, come la nuova serie: rispetto alla tradizione Van Hool, il nuovo touring coach non presenta linee nette e forme squadrate. Già, perché la casa di Lier ha deciso di spingersi un po’ più in là dal punto di vista estetico: il design è ancora sobrio, ma gli elementi luminosi conferiscono ad Acron, Alicron e Astron un aspetto molto più moderno del solito. «La nostra intenzione è quella di comunicare stile ed eleganza al passeggero. Siamo rimasti fedeli all’aspetto classico e senza tempo, ma lo abbiamo reso più moderno, nel rispetto del Dna di Van Hool», ha spiegato Jan Van Hool.

Van Hool Serie T Jan Van Hool CTO
In foto il Cto Jan Van Hool, a capo dell’intero progetto che ha portato alla nascita della nuova gamma di turistici Made in Belgio

La nuova Serie T, tra estetica e funzionalità

Incontrando per la prima volta la nuova serie di coach, balzano immediatamente all’occhio gli angoli arrotondati nella parte anteriore e posteriore. I corpi dei fari a Led sono integrati quasi senza soluzione di continuità nel frontale relativamente liscio, mentre nella parte posteriore – oltre a un rigonfiamento recante il nome del modello – spicca lo spoiler che ha lo scopo di eliminare quanto possibile le turbolenze. In fase di progettazione sono stati effettuati calcoli aerodinamici per ottimizzare la forma della carrozzeria, ma il coefficiente di resistenza aerodinamica non è stato ancora testato ufficialmente su strada. Ufficiosamente si parla di un obiettivo per il Cx pari a 0,35: staremo a vedere.

Non vi è dubbio che l’aspetto esteriore della nuova serie T susciti ‘desideri’: Jan Van Hool fa notare che il design della nuova generazione riveli elementi degli interni visibili dall’esterno, perché – dice – «entrambe le dimensioni sono importanti per i viaggi in pullman. Ovviamente un viaggiatore siede per molto tempo, per cui la qualità del viaggio è influenzata soprattutto dalla qualità degli interni, ma non per questa ragione gli esterni devono passare in secondo piano».

Quanto la mente creativa sia strettamente intrecciata con la pratica diventa chiaro quando il capo progettista parla dell’influenza dei tecnici e degli ingegneri sul progetto: «È un grande vantaggio che il design Van Hool venga creato internamente nello stabilimento di Koninghooikt e non in uno studio esterno. Anche se all’inizio noi progettisti testiamo i limiti delle idee, alla fine si tratta di progetti pratici: insomma, i nostri tecnici e ingegneri comprendono il linguaggio di progettazione, sanno cosa stanno facendo, sanno cosa è possibile fare e cosa no». Ne è prova, giusto per fare un esempio, la striscia cromata laterale, che oltre a rapire gradevolmente l’occhio, separa funzionalmente la zona dei vetri dal resto della carrozzeria.

A bordo, comfort per tutti

Nell’abitacolo della nuova serie T, il passeggero è accolto da un’atmosfera rinnovata, più ariosa. Questo perché i progettisti, spostando i portabagagli verso l’esterno, hanno accresciuto non poco lo spazio a disposizione, aumentando la libertà di movimento e di manovra quando l’utente si serve delle cappelliere. Infine, il nuovo posto guida è orientato al futuro: si possono intuire le prossime fasi di sviluppo quando arriverà la nuova piattaforma elettrica nel 2024: che si tratti del volante multifunzione di Daf, del coach infotainment di Bosch o della disposizione del display, tutto è stato progettato ergonomicamente a beneficio del conducente. Il lavoro dell’autista (e della guida turistica) è adeguatamente valorizzato da ampi spazi e vani portaoggetti.

di Rüdiger Schreiber

Dal numero di Autobus di febbraio 2023

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