Era il 14 luglio scorso quando la Commissione Europea approvò pacchetto di misure “Fit for 55”, l’insieme di provvedimenti volti a ridurre almeno del 55%, entro il 2030, le emissioni di gas serra, rispetto ai livelli toccati nel 1990. Un impegno, questo, che si inserisce con forza nel solco aperto dal Green Deal europeo, ovvero l’insieme di tutte le iniziative comunitarie per raggiungere la neutralità climatica nel Vecchio Continente entro il 2050. Ce la faremo? Chissà.

Nel mentre, non viene meno l’impegno italiano in questo verso e, come reso noto da una nota dei parlamentari del Movimento 5 Stelle in commissioni Trasporti, «nella legge di Bilancio è stato istituito un fondo per la strategia di mobilità sostenibile, che mette a disposizione 2 miliardi di euro nel periodo 2023-2024».

Nel comunicato pentastellato, dunque, si legge ancora: «Le risorse andranno a potenziare quanto già avviato in questi anni, rafforzando la transizione verso la mobilità sostenibile nelle nostre città. Si potranno realizzare piste ciclabili urbane e ciclovie turistiche, rinnovare i mezzi del trasporto pubblico locale, acquistare treni a idrogeno ma anche sviluppare e potenziare il trasporto merci intermodale su ferro».

Infine, la nota chiosa così: «Il programma Fitfor55 indica la rotta che l’Ue dovrà seguire per raggiungere l’obiettivo emissioni zero. E l’Italia sta facendo la sua parte. La transizione passa anche da qui».

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