La Verde di TUA Abruzzo è già ferma: il TAR blocca il servizio
Inaugurata un mese fa, La Verde di TUA Abruzzo, il servizio di autobus elettrici sull’ex tracciato ferroviario, da Pescara a Montesilvano, è fuori servizio. Non per problemi sulla linea lunga 8 chilometri (di cui 6,1 in corsia riservata), né per guasti agli autobus elettrici che esercivano il servizio, bensì per l’ordinanza del TAR regionale, che […]

Inaugurata un mese fa, La Verde di TUA Abruzzo, il servizio di autobus elettrici sull’ex tracciato ferroviario, da Pescara a Montesilvano, è fuori servizio. Non per problemi sulla linea lunga 8 chilometri (di cui 6,1 in corsia riservata), né per guasti agli autobus elettrici che esercivano il servizio, bensì per l’ordinanza del TAR regionale, che ha accolto il ricorso del comitato “Strada Parco Bene Comune”, presentato contro TUA, Regione e i Comuni di Pescara e Montesilvano.
Il Tribunale Amministrativo regionale ha dato ragione al comitato, sostenendo – tra le altre cose – che il tracciato – non avrebbe ancora superato i controlli di idoneità e sicurezza necessari.
E così da oggi, mercoledì 28 maggio, La Verde è sospesa fino a data da destinarsi. Un peccato, visto che fin dal suo avvio aveva riscosso un’ottima risposta da parte dell’utenza, andata oltre i 5.000 viaggiatori al giorno, a conferma della validità dell’iniziativa e della qualità percepita del servizio.
L’operatore unico della regione adriatica si è scusata per per i disagi arrecati agli utenti e informa di essere «impegnata in un’articolata attività di attivazione dei servizi precedentemente in esercizio nell’area metropolitana, in particolare lungo l’asse Pescara–Montesilvano, che verranno perfezionati entro il fine settimana».
Il ricorso di TUA Abruzzo
TUA ha immediatamente stoppato il servizio, ma sta già lavorando – insieme al Comune di Pescara – per presentare un ricorso d’urgenza al Consiglio di Stato per sospendere l’ordinanza del TAR. Un ricorso al quale ha aderito anche la Regione Abruzzo, come reso noto dal presidente Marco Marsilio: «Armati di santa pazienza confidiamo che anche in questa occasione il Consiglio di Stato chiarirà i dubbi che sistematicamente vengono messi in discussione nelle sentenze del Tar. Siamo convinti anche dalla bontà del servizio mostrato in questi giorni di esercizio e dalla più che positiva risposta da parte dell’utenza».