«Solo VDL-Schmitz sono ancora in corsa, insieme, per Van Hool, mentre il Gruppo Dumarey non è più coinvolto». È il titolo dell’articolo pubblicato oggi, 5 aprile, dal quotidiano fiammingo De Tijd, che contiene importanti aggiornamenti sulla crisi aziendale e sul futuro di Van Hool.

L’altro candidato all’acquisizione, Dumarey, si sarebbe sfilato: non è chiaro però se sia stato estromesso dalle trattative o se, come pare, abbia fatto volontariamente un passo indietro. Ma, a questo punto, cambia poco e niente.

Certo, non si può tacere però su un aspetto, per rispetto dei 1.800 dipendenti Van Hool: l’imprenditore Guido Dumarey aveva espresso l’interesse a rilevare l’azienda mantenendo la produzione a a Koningshooikt e promettendo che nessuno avrebbe perso il posto di lavoro. Mentre L’asse olandese-tedesco di VDL e Schmitz Cargobull valutando la possibilità di spostare (almeno in parte) la produzione di Van Hool da Koningshooikt alla Macedonia settentrionale. Si tratta di una misura che la stessa dirigenza di Van Hool aveva incluso nel piano di emergenza per salvare l’azienda dal fallimento.

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Il giornale locale riporta che “gli asset di Van Hool, che presenterà istanza di fallimento la prossima settimana, saranno probabilmente rilevati dal tandem olandese-tedesco VDL-Schmitz Cargobull. Il duo industriale è l’unico candidato rimasto, dopo che in precedenza erano in lizza anche l’imprenditore fiammingo Guido Dumarey e l’azienda olandese Vlastuin. De Tijd lo ha appreso da più fonti».

In particolare, il Gruppo VDL sarebbe particolarmente interessato alle attività di Van Hool nel settore degli autobus turistico, con la possibilità di subentrare alla posizione acquisita da Van Hool nel mercato statunitense, grazie al concessionario a stelle e strisce ABC Companies.

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