La Benedettini, storica azienda di trasporto persone di San Marino, ha acquistato tre modelli di Isuzu Turquoise in versione scuolabus. Una scelta che rimarca, ancora una volta, la sensibilità dell’azienda di San Marino verso i temi della sicurezza e del basso impatto ambientale.

Il Turquoise in versione scuolabus misura 7,7 metri e è fatto largo in questo affollato segmento grazie a una meccanica affidabile e a una disposizione che permette una flessibilità pressoché totale. La meccanica convince. Montato longitudinalmente a cavallo dell’assale anteriore, come da cliché per i corti made in Turchia, sul Turquoise c’è il 4 cilindri Isuzu da 5,2 litri di cilindrata. Motore che eroga una potenza massima di 190 cavalli per una coppia di 53 chilogrammetri mantenuta costante tra 1.600 e 2.000 giri. È dotato di turbocompressore a geometria variabile e sistema d’iniezione common rail comandato dalla centralina Ecm. Un motore brillante, bello pieno a bassi regimi e capace di non soffrire di sottocoppia soprattutto sui rapporti alti. 190 cavalli per questo tipo di applicazioni sono davvero un valore visto il tipo di missione a cui è chiamato a rispondere questo mezzo.

Isuzu, ecco la meccanica

Abbinato al motore, c’è il cambio manuale Isuzu Mzz 6F con frizione e innesti delle marce (6 più retro) servoassistiti, e sull’albero di trasmissione è calettato il rallentatore elettromagnetico Telma per dare una mano all’impianto frenante che ora si avvale di dischi su entrambi gli assi, pinzati via impianto pneumatico a doppio circuito, completo di Abs e Asr. Per le sospensioni, si conferma la configurazione mista, con balestre paraboliche integrate da ammortizzatori idraulici a doppio effetto sull’assale anteriore e soffietti ad aria sul posteriore.

l posto guida è ribassato di un gradino rispetto al corridoio. Di fronte al sedile a regolazione pneumatica, un cruscotto con buone finiture, con gli strumenti analogici principali (contagiri, tachimetro, livello gasolio e temperatura acqua), affiancati da due bocchette per l’aria e, a destra, dagli indicatori di presssione dei due circuiti freni. Ancora più a destra, il blocco con il tachigrafo digitale, la batteria di interruttori e il quadretto di regolazione del riscaldatore.

Isuzu, i plus del 7,7 metri

Il Turquoise si conferma un mezzo polivalente capace di ambientarsi sia nel segmento turismo sia in quello della linea. Nella versione scuolabus il travaso tecnologico è molto deciso e il volume sottocintura diventa un valore da spendere nel confronto della concorrenza. A chiudere le dimensioni. I 7,7 metri di lunghezza massima sono distribuiti in modo tale da consegnare un passo di soli 3.700 millimetri. Valore che consente di chiudere il raggio di sterzata a 7.200 millimetri così da garantire la massima manovrabilità anche in ambienti montani o nei centri storici dei ‘cento campanili’ italiani.

Benedettini San Marino, la storia

Prima corsa da San Marino a Rimini e ritorno porta la data del 7 marzo 1946. A pochi mesi dalla fine del secondo conflitto mondiale, due dei quattordici fratelli Benedettini, Giuseppe e Fortunato, quest’ultimo meglio conosciuto sul Titano con il soprannome Nando, trasformano il loro lavoro di trasporto pubblico di piazza, in un’impresa di trasporto di linea. La targa del loro primo bus, come si diceva all’epoca “corriera”, era RSM 1. Il numero dice della novità e della capacità della famiglia Benedettini di rispondere al nuovo bisogno di collegamenti, comunicazione e trasporti che contraddistingue l’Italia dell’immediato dopoguerra. Numero di linee e servizi cominciano subito a crescere e negli anni ‘50 il primo collegamento di linea tra San Marino e Bologna veniva effettuato il venerdì, seguendo la Via Emilia, nella giornata dei mercati di piazza.Da allora crescita del numero di tratte coperte e miglioramento e ampliamento dei servizi offerti dall’azienda, diventano la costante imprenditoriale del “Gruppo Benedettini”. Tra gli anni ’80 e ’90 con l’ingresso nell’impresa della seconda generazione della famiglia, rappresentata da Roberto e Pierluigi Benedettini, entrambi figli di “Nando”, il gruppo sammarinesi raggiunge le sue attuali dimensioni: 30 dipendenti e un parco veicoli di 35 automezzi.

In primo piano

E7S e non solo: le soluzioni di mobilità urbana sostenibile di Yutong

Con lo sviluppo continuo delle città e l’aumento della popolazione, il traffico urbano affronta sfide senza precedenti. Lo sviluppo rapido della tecnologia ci offre opportunità per ripensare il futuro dei servizi di trasporto cittadino. Le città hanno bisogno di soluzioni di mobilità più intelligent...

Articoli correlati