Dall’Urbanway al Crossway. Si allarga la presenza ibridoleggera nel listino Iveco Bus e si amplia concordemente la ‘destinazione d’uso’: ora disponibile in declinazione mild hybrid è il Crossway in versione Le Line per servizi urbani e suburbani. 

La prima assoluta si è tenuta al Fiaa (era il 18-21 ottobre), dove è stato messo in mostra un modello da 12 metri equipaggiato con 43 sedute Lineo e due strapuntini. Capacità complessiva? 71 passeggeri. A contraddistinguere l’approccio Iveco al tema dell’ibrido leggero, e ad accumulare l’azienda torinese al gruppo MAN, è la disponibilità a listino della combo motore a Cng – modulo mild hybrid. Per il quale in ogni caso ci sarà da attendere ancora un po’: entrerà in produzione nel corso del 2023. Trattasi di una combinazione che di fatto decreta la finanziabilità del modello anche all’interno degli attuali orientamenti volti alla spinta sulle trazioni alternative, dal momento che il diesel ibrido leggero è al di fuori dalle tipologie di trazione su cui verteranno il grosso dei finanziamenti negli anni a venire. Ulteriore elemento utile ad aggiungere appetibilità al lancio di prodotto è il fatto che investe il leader europeo indiscusso nel segmento Classe II, forte di 55mila unità prodotte. Un veicolo che, limitatamente alle versioni a motore diesel, sfrutta anche le linee produttive Otokar di Sakarya, nella cornice dell’accordo siglato dai due costruttori a inizio 2020 e sfociato nel lancio della gamma Streetway (questa sì, esclusivamente prodotta in Turchia). 

Tecnologie in ascesa

È un dato di fatto, del resto, che tanto l’ibrido leggero che il Cng siano tecnologie in ascesa. La prima ha decretato l’abbandono pressoché totale dei progetti full hybrid (per non parlare dei plugin…) e ha visto un aumento dei volumi del 17 per cento in Europa tra 2020 e 2021 (da 2.917 ibridi si è saliti a 3.270) e lascia prospettare un ulteriore aumento 2022. La seconda, per quanto rimanga su volumi stazionari, sta sfondando nel Classe II: le immatricolazioni di bus a gas per l’interurbano sono aumentate del 60 per cento nel 2021 rispetto all’anno precedente (da 539 a 864). Un andamento ben visibile alle nostre latitudini: occorre citare la gara Consip da mille bus a gas? I 300 bus con le bombole in arrivo in Emilia-Romagna? La gara Cotral da altrettante unità (una prima assoluta per l’operatore laziale)? I cento previsti nel piano strategico 2022-24 di Tua Abruzzo?

Transizione in Classe II

Anche se gli interrogativi non mancano: come abbiamo scritto su AUTOBUS di aprile 2022, «il recente aggiornamento del Codice della Strada (che porta la massa limite a 19,5 t per tutte le categorie di autobus a due assi) permette almeno di allineare le portate passeggeri degli interurbani a trazione alternativa rispetto agli autobus diesel tradizionali. Ma l’equipaggiamento necessario ad un veicolo ecologico (sia esso il pacco bombole, sia esso il gruppo batterie) non è sempre compatibile con un mezzo che deve rispondere a normative europee più severe di quelle dedicate agli autobus urbani (solo a titolo di esempio citiamo la resistenza della sovrastruttura, la presenza di botole sul tetto, l’ancoraggio dei sedili, ecc.). Per non parlare della grande importanza di autobus di dimensioni inferiori, dove la disponibilità di trazioni alternative è ancora più lontana».

Uno sguardo sotto la scocca

Ma torniamo al prodotto lanciato a Madrid. Approdato alla tappa dell’Euro VI Step E, il Crossway Low entry si presenta oggi in una varietà di lunghezze che va da 10,8 a 14,5 metri. Al motore figura il Cursor 9 tarato a 360 cavalli, capace di 1.600 Newtonmetri di coppia a 1.200 giri e dotato di post trattamento dei gas di scarico all’insegna dell’Hi-scr. Esce di scena il Tector da 6,7 litri. La trasmissione è affidata al ponte posteriore Meritor U17X a singola riduzione ipoidale, mentre davanti l’assale è l’RI75E Zf-Iveco a ruote indipendenti.

Per il suo progetto ibridoleggero Iveco Bus ha scelto come partner Voith. Suo è il modulo ibrido da 48 Volt, vale a dire quello sviluppato per i nuovi cambi a sette marce (quattro rapporti di cui tre con overdrive) Diwa Nxt. 

Il modulo mild con batterie

Ecco che la trasmissione, in pratica, integra un’unità per il recupero di energia (Central recuperation unit, o Cru) da 35 kW di picco e 25 continui con generatore per il recupero dell’energia cinetica accumulata durante le frenate. Quest’ultimo funziona anche come sistema di avviamento (lo Stop & Start si attiva automaticamente). 300 i Newtonmetri a disposizione. In base ai dati forniti da Voith, il Diwa Nxt consente un risparmio di carburante nell’ordine del 7 per cento rispetto al precedente Diwa.6. Si sale al 9 per cento per la versione con Cru. Presente all’appello anche una piccola batteria Lto da 48 Volt montata al tetto (per una capacità di circa 1 kWh). Una scelta che smarca Iveco Bus dai competitor, finora più avvezzi all’uso di supercaps Due le porte sul 12 metri, la frontale da 800 millimetri (nella versione City 1.200) e la centrale da 1.200 con due ante a scorrimento esterno. Tutte le luci sono Led (le frontali allo Xenon sono optional)

Come già anticipato, sul modello in mostra a Madrid sono montati 43 sedili Lineo e due strapuntini. La capacità, includendo i posti in piedi, arriva a quota 71 passeggeri.

Le pannellature interne sono di prassi in laminato grigio chiaro ma a richiesta possono essere rivestite in moquette. Le cappelliere di tipo aperto assicurano una capacità di carico significativa (poco sotto tre metri cubi) e possono ospitare a richiesta i gruppi di cortesia. A livello di sicurezza, ça va sans dire, il Crossway è pienamente conforme allo standard anti-ribaltamento R66.02 e ai test di mitigazione delle collisioni frontali R29.03 A e B. Al posto guida è al debutto il nuovo Actia Podium 2, che integra un monitor da 7 pollici.

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