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Primo traguardo? Una piattaforma per la pianificazione dei viaggi che getti polvere negli occhi della concorrenza battendola sul terreno dell'”user-friendly”. Renato Mazzoncini, amministratore delegato e direttore generale di Fs, ha presentato ieri ai rappresentanti di Anav, Asstra e Agens le linee guida del piano industriale 2017-26 delle ferrovie. Il documento, licenziato a fine settembre, prospetta l'”assalto alla gomma” da parte dell’operatore del ferro,  che ha annunciato investimenti nell’ordine di 94 miliardi di euro, destinati tra le altre cose ad arricchire la flotta di Busitalia di 3mila mezzi e aumentare la penetrazione dell’operatore nella lunga distanza su bus. L’azienda vuole passare dal 6 per cento di market share attuale al 25 per cento nel 2026 nel mercato della gomma pubblica, oltre che un operatore di mobilità integrata e globale. «Per raccogliere le nuove sfide che mercato ed evoluzione tecnologica pongono alle imprese di trasporto – ha sottolineato Mazzoncini – bisogna offrire servizi di mobilità integrati che vedano i vari attori coinvolti cooperare finalmente tra loro superando una visione autarchica che ha finora condizionato il settore».

La strada maestra è quella di una logica di “coopetition” in cui i diversi attori collaborino per costituire una robusta catena di trasporto door to door, capace di sottrarre quote di mercato al trasporto individuale privato. Fs sta già lavorando a una piattaforma digitale che permetterà di pianificare e acquistare il viaggio scegliendo i mezzi di trasporto più idonei e funzionali: dal treno, al bus extraurbano al bus urbano, all’auto in sharing alla bici al taxi. L’obiettivo è quello di andare incontro alle esigenze della clientela senza intermediazioni di altre piattaforme digitali (riferimento a Flixbus, neanche troppo velato?).

Pochi giorni fa, Fs ha fatto sua la linea 5 della metropolitana di Milano.

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