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Mobilità elettrica, metano compresso, gas naturale liquido e idrogeno. Su questi carburanti alternativi si giocherà la mobilità di domani secondo quanto presentato durante il convegno “Smart&Slow: la visione della mobilità del futuro”, promosso da ANCI, Ministero dell’Ambiente e Comune di Catania e tenutosi nei giorni scorsi nella città siciliana. Secondo il Comitato di Indirizzo Strategico di Mobilità Idrogeno Italia (MH2IT), organismo che riunisce i principali soggetti del settore, nel 2025 ci saranno in Italia 27.000 veicoli a idrogeno a celle a combustibile e 8,5 milioni al 2050, affiancati da 23.000 autobus (25% del parco bus), riforniti da 5.000 stazioni. Cifre e prospettive contenute nel Piano Nazionale per la Mobilità a Idrogeno che il Governo presenterà alla Commissione Europea entro novembre, come previsto dalla direttiva europea sullo sviluppo del mercato dei combustibili alternativi. Piano che non solo contribuirebbe allo sviluppo del carburante alternativo in Italia e all’indotto ad esso connesso, ma che gioverebbe anche all’ambiente, considerando che i motori a combustione interna immettono nell’atmosfera solo vapore acqueo. Per gli autobus si parla di un’autonomia di 450 km con un pieno, tempi di rifornimento inferiori ai 10 minuti e un’efficienza di 8-9 kg per 100 km. A far decollare il Piano sarà necessaria una cooperazione tra pubblico e privato, oltre a 5.000 stazioni di rifornimento, sostiene l’MH2IT.

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