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Sono il titolare di un’azienda di trasporto persone di Roma che recentemente ha dovuto fare i ‘conti’ con l’annoso problema dei ticket turistici di Firenze. Qui la ‘gabella’, infatti, è davvero onerosa. Per gli autobus Euro 5, per esempio, è richiesta la (modica!) cifra di 360 euro. Per gli autobus Euro 1-2-3, con marmitta catalitica ecologica, il ticket varia tra i 400 e i 600 euro ogni bus. Per gli elettrici, invece, l’amministrazione di Firenze ha fissato una quota pari a 150 euro, ma autobus turistici elettrici, come è noto, non esistono.

A fronte del pagamento del ticket l’amministrazione non emette nessuna ricevuta e i ragazzi non ricevono né una mappa della città, né un depliant e nemmeno un voucher di sconto per visitare o avere delle agevolazioni per l’ingresso ai musei. A Firenze tutto si paga, e anche salato. I risultati di questa politica non sono comunque tardati ad arrivare. Il numero di gite per Firenze sono in netto calo. Dalle 10 di qualche anno fa si è passati alle 4 dell’anno scorso sino ad arrivare all’unica di quest’anno. Negli anni passati, nel periodo canonico delle gite scolastiche, avevamo un viaggio a Firenze quasi ogni settimana.

Se l’obiettivo degli amministratori di Firenze era quello chiudere con le gite scolastiche e accogliere solo viaggiatori facoltosi, allora voglio complimentarmi per la riuscita: obiettivo centrato. Il costo del viaggio, compreso di ticket, è infatti diventato proibitivo. Fortunatamente i nostri ragazzi potranno studiare la storia e l’arte di Firenze direttamente a scuola dove impareranno, tra le altre cose, che Pecunia non olet (il denaro non puzza)…anche a Firenze.

Massimo Mariantoni

Frama per servizi automobilistici srl

 

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