Tper, Seta e Start corrono verso la fusione che darà la nascita a una holding regionale per il trasporto pubblico in Emilia-Romagna.

Non è un segreto che da tempo la regione voglia dare alla luce una società unica che gestisca il servizio urbano ed extraurbano a Bologna, Ferrara, Modena, Piacenza, Reggio Emilia in Romagna, con l’esclusione però di Tep Parma. E infatti la giunta Bonaccini ha dato il proprio via libera all’operazione, che dovrà passare prima dalla votazione delle singola società protagoniste.

Qualora arrivasse l’ok di Tper, Seta e Start, nascerebbe il terzo gigante del trasporto persone in Italia – secondo solo ad Atm Milano ed Atac Roma -, forte di un fatturato di mezzo miliardi di euro.

Nella delibera regionale, come riprotato dal Corriere di Bologna, si legge che la nuova realtà avrebbe «dimensioni patrimoniali, capacità tecnica e finanziaria e competenze idonee a perseguire una significativa presenza sul mercato del trasporto pubblico che porterebbe oltre che ad una maggiore competitività, ad aumentare la capacità di investimento e di finanziamento, per il raggiungimento di obiettivi di efficienza e integrazione dei servizi, razionalizzazione dei costi e di ottimizzazione dell’uso delle risorse pubbliche».

Un’operazione promossa con riserva anche dai sindacati: Uil Emilia-Romagna e UilTrasporti Emilia-Romagna si sono dette favorevoli all’accorpamento, ma contrari ad eventuali trasferimenti coatti dei lavoratori

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