Ci risiamo. Annullata la precedente, quella ‘nuova’ non ha le coperture finanziarie. Sotto i riflettori ancora Cotral che ha indetto una gara da 223 milioni di euro per acquistare 415 autobus. Ma c’è un particolare: lo ha fatto senza avere i soldi. In sintesi era questa l’intenzione del consiglio di amministrazione di Cotral, prima che il collegio sindacale bloccasse l’atto. Tutto è nero su bianco. La delibera del cda, approvata all’unanimità alla presenza di tutti i membri, è la numero 10 del 2015, “indizione di una gara comprensiva del servizio di global services decennale, per un importo complessivo di 223.308.310 euro più Iva”. Una maxi commessa stoppata all’ultimo minuto e ora sotto osservazione da parte dell’Autorità Anticorruzione di Raffaele Cantone.

Cotral e i “fondi ipotetici e potenziali”

“La delibera – si legge nel verbale del collegio sindacale di Cotral, riunitosi il 25 febbraio scorso – è priva di copertura finanziaria ab initio”. Secondo i tre sindaci, di cui l’avvocato Pasquale Improta è presidente, gli unici denari realmente reperiti sono i 7.000 euro per la pubblicazione dell’avviso di gara. Per il resto, “sono fondi ipotetici e potenziali”. A riprova, vengono riportati la dichiarazione del consigliere Belotti (“verosimilmente i finanziamenti europei saranno disponibili solo per acquisti di autobus a Gpl o elettrici o a metano”, che non sono previsti dal bando) e il referto del “controllo analogo” di Cotral (“al momento non è direttamente rinvenibile nel bilancio regionale la relativa copertura finanziaria”). Insomma, una storia già vista. Che si ripete.

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