Il tema dei trasporti “lo affronteremo la prossima settimana. Attualmente, soprattutto per le tratte di lunga percorrenza, credo che l’introduzione del Green pass possa essere anche un elemento per rivedere le capienze e quindi aumentare la capacità di trasporto nel nostro Paese. Sono tutte valutazioni che faremo”. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa.

Fontana critico

Sull’argomento anche Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia. Quella di estendere il il Green Pass al settore dei trasporti pubblici e’ una valutazione che verra’ fatta dal governo, “l’unica preoccupazione che ho e’ chi possa poi effettuare i controlli e chi possa poi imporre l’ingresso o il non ingresso”. Cosi’ ha osservato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine della presentazione del secondo Master in Comunicazione delle Identita’ Territoriali, organizzato in collaborazione con l’Universita’ Iulm di Milano. “E’ un problema al quale il Governo dovra’ dare una risposta perche’ altrimenti rischia di essere una cosa abbastanza inutile” ha aggiunto. 

l consigliere in Lombardia del Pd Pietro Bussolati

“Se si userà il green pass sui mezzi pubblici sarà compito della Regione controllare”. Il consigliere in Lombardia del Pd Pietro Bussolati replica così al presidente della Regione Attilio Fontana che si è detto preoccupato su chi svolgerà i controlli sui mezzi pubblici se servirà il green pass e ha chiesto al Governo di dare una risposta. “Il controllo – afferma Bussolati- spetta alla Regione che però, anche in questo caso, si vuole sottrarre alle proprie responsabilità. È compito di palazzo Lombardia garantire che il trasporto pubblico su gomma e ferro sia dignitoso,controllato e sicuro.Da troppo tempo Fontana e la sua giunta sfuggono ai propri compiti mentre i pendolari convivono ogni giorno con un servizio scadente. Ora si organizzino per la gestione del green pass, anche prevedendo tornelli nelle stazioni”

Green pass, cosa cambia per i trasporti

Per viaggiare in Italia al momento non sarà necessario esibire il green pass. Su treni, aerei e navi il governo ha deciso di rinviare l’entrata in vigore dell’obbligo di esibire la certificazione verde. Rimangono dunque le regole già previste che impongono il distanziamento per chi non è convivente sia per i posti a sedere, sia quando si sta in piedi. Obbligatorio anche indossare la mascherina per tutta la durata del viaggio. Si viaggia con capienza al 50 % sui treni anche se Italo ha già dotato i propri convogli dei filtri Hepa (High Efficiency Particulate Air filter) che «consentono il ricambio d’aria completo ogni 3 minuti in tutte le carrozze e flusso d’aerazione verticale». Si tratta del sistema già utilizzato da tutti gli aerei che per questo hanno sempre viaggiato a capienza completa. Rimane la capienza all’80 per cento sul trasporto pubblico — autobus, tram e metropolitane — dove è obbligatorio mantenere il distanziamento e indossare la mascherina. Le nuove regole per i trasporti saranno inserite in un decreto che sarà messo a punto la prossima settimana. Rimane infatti aperta all’interno del governo la discussione su eventuali obblighi vaccinali per il personale della scuola e per i lavoratori dipendenti. I presidi hanno chiesto al governo di prevedere l’obbligo vaccinale per i docenti e Confindustria ipotizza la stessa imposizione per i lavoratori che in caso di rifiuto potrebbero essere trasferiti oppure sospesi anche nella retribuzione.

Nel settore del trasporto pubblico l’introduzione del Green pass potrebbe aumentare la capienza per i mezzi impegnati sulle lunghe tratte. E sul suo uso per il mondo del lavoro, specie per chi fa servizio al pubblico, questo sara’ un argomento oggetto di valutazione. A dirlo e’ il sottosegretario alla Salute Andrea Costa intervenuto a “Radio 1 in campo”. “Il tema dei trasporti lo affronteremo la prossima settimana – spiega – soprattutto per le tratte di lunga percorrenza credo che l’introduzione del Green pass possa essere l’elemento per rivedere le capienze e aumentare la capacita’ di trasporto del Paese. Per quanto riguarda il lavoro e alcune sue categorie, li’ dove c’e’ un contatto con il pubblico e i cittadini, quelle sono tutte valutazioni che certamente faremo. Ad oggi non abbiamo ancora il dato preciso del problema a livello numerico di chi non si vuol vaccinare. Valuteremo nelle prossime settimane”.

Costa: “Dobbiamo essere consapevoli che siamo ancora in una fase delicata

Parlando del rinnovo dello stato d’emergenza, Costa dice: “Dobbiamo essere consapevoli che siamo ancora in una fase delicata, dove il piano vaccinale e’ a una svolta ed e’ un punto determinante. Proseguire lo stato di emergenza significa poter contare su una struttura commissariale che credo sia indispensabile nella gestione di questa parte finale della vaccinazione. E’ un elemento di positivita’, non di preoccupazione”. In riferimento al Green pass, Costa sottolinea che “non e’ uno strumento che priva la liberta’ ma che le garantisce e che da’ opportunita’ in piu’. Ci garantisce un livello di sicurezza e di tracciabilita’ che ci permette di proseguire con questo percorso di ritorno graduale alla normalita’”. Il sottosegretario si augura poi “di affrontare queste settimane per poter uscire da questa pandemia. Siamo in un momento delicato. Fortunatamente i cittadini italiani si stanno vaccinando. Con il piano vaccinale stiamo raggiungendo dei risultati straordinari: oltre 29 milioni di italiani hanno gia’ completato il ciclo di vaccinazione, una percentuale del 54%. Sono numeri importanti, dobbiamo assolutamente proseguire su questa strada e far comprendere a tutti che la vaccinazione e’ l’unica via d’uscita da questa pandemia”.

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