Inveisce contro l’autista e lancia una bottiglia contro il vetro di un autobus dell’Anm (Azienda napoletana mobilità) dopo essere stato costretto a indossare la mascherina a bordo del mezzo pubblico. E’ successo questa mattina in via Stadera , nel quartiere Poggioreale a Napoli. A riferire l’episodio è Marco Sansone, del coordinamento regionale Usb Lavoro Privato. “Questa mattina, intorno alle 11.30 – spiega Sansone – due persone, presumibilmente madre e figlio, sono salite senza mascherina sulla linea 151 mentre percorreva la corsia preferenziale di via Stadera. Alla richiesta di indossare i dispositivi di protezione individuale, obbligatori per normativa, l’uomo ha cominciato ad inveire contro la cabina guida del conducente, fino a sputargli contro. A quel punto, gli altri passeggeri, nel tentativo di far ragionare l’aggressore e placare gli animi, hanno fornito loro un paio di mascherine. L’uomo, non contento per quanto già fatto, ed indispettito ulteriormente per la nuova richiesta del conducente di indossare in modo appropriato, e non sotto il mento, la mascherina fornitagli, ha forzato la catena di protezione del posto guida, e ha minacciato l’autista tentando di aggredirlo anche fisicamente se non avesse proseguito la corsa. La madre dell’uomo, probabilmente resasi conto della gravità del comportamento del figlio, lo ha convinto a scendere dal mezzo; l’uomo, ormai letteralmente fuori controllo, una volta sceso dall’autobus, ha raccolto alcuni oggetti da terra, tra cui un paio di bottiglie di vetro, e le ha lanciate contro il parabrezza e la porta anteriore dell’autobus frantumandone i vetri, per poi darsi alla fuga”. Il conducente dell’autobus ha filmato le scene dell’aggressione con il suo smartphone. “Auspichiamo che, grazie ai video del conducente, le forze dell’ordine riescono a rintracciare l’aggressore”, aggiunge Sansone, secondo cui “ormai è diventato impossibile per il personale front line Anm lavorare in sicurezza. Ogni giorno siamo costretti a registrare nuove aggressioni fisiche e verbali, anche per futili motivi, da parte di persone che pretendono di non rispettare le normative anti-Covid”.

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