«È una situazione tragica e insostenibile“. È il grido d’allarme lanciato dagli autotrasportatori savonesi in merito al caro carburante. L’unione Industriali di Savona è insoddisfatta delle misure messe in campo dal governo e propone l’esenzione automatica del pedaggio autostradale e una riduzione drastica delle accise oltre a ristori per gli operatori.

Dal 4 di aprile potrebbe essere previsto un fermo ma manca ancora la conferma. Anche sul trasporto pubblico locale si abbatte il costo del carburante dopo due anni di pandemia e riduzione dell’incasso da bigliettazione: «Ricorreremo alla nostra cassa e non aumenteremo la tariffa dei biglietti», ha assicurato Agnese Bellini di Tpl Linea.

«La riduzione delle accise deve essere sostanziosa e definitiva, non temporanea. La nostra azienda è attiva da 72 anni e ha superato momenti di estrema criticità. Mai abbiamo subito un momento di difficoltà come quello d’oggi. Mantenere un’operatività di 40 dipendenti con tali costi diventa impossibile, per questo, il blocco risulta inevitabile», aggiunge Corrado Ivaldi dell’azienda Fratelli Ivaldi. «Il lavoro sta scappando dalla Liguria. Pesantissimo lo stato delle autostrade, non migliore la viabilità ordinaria per chi deve muoversi con macchine come quelle di Vernazza», ha detto Elisa Vernazza, responsabile della logistica.

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