Anfia, Associazione nazionale filiera industria automobilistica, ha il suo nuovo presidente: è Roberto Vavassori, che succede a Paolo Scudieri.

Roberto Vavassori, chief public affairs officer e membro del board di Brembo, è stato eletto alla massima carica a seguito dell’assemblea generale degli associati Anfia, che si è tenuta nel corso della mattina, a Roma, al Grand Hotel Plaza.

Come detto, Vavassori raccoglie il testimone da Paolo Scudieri, reduce da un periodo complesso per l’automotive a seguito della pandemia, della mancanza di componenti, del conflitto in Ucraina, nonché dalla decisione delle istituzioni europee di bloccare la produzione dei motori termici nel 2035.

Come presidente Anfia, nel quadriennio 2023-2026, Vavassori potrà contare sui tre vice presidenti eletti dai gruppi: Marco Stella, in rappresentanza dei componentisti; di Umberto Tossini in rappresentanza dei costruttori; e di Silvio Angori per il gruppo Car Design & Engineering; oltre che sul nuovo Consiglio Generale.

Il commento del neo presidente Anfia Vavassori

«L’attività legislativa europea non sta producendo norme competitive in grado di mantenerci in competizione con Usa e Asia». Vavassori chiede all’Europa di “fermarsi e ascoltare le imprese” e di farla finita con la contrapposizione tra “le tribù dell’endotermico contro quelle dell’elettrico, tra quelle delle rinnovabili contro quelle del fossile”. Il nuovo presidente Anfia ha ribadito la necessità della “pluralità di tecnologie per affrontare la complessità dei problemi”.

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