Schermata 2015-07-14 alle 14.12.45

Sono sempre più frequenti i casi in cui si ricorre all’affidamento in house dei servizi di trasporto pubblico, con un conseguente incremento nelle spese di gestione e di risorse pubbliche, oltre alla violazione di numerose norme nazionali in materia. Sul tema è intervenuta anche l’Autorità Antitrust, la Corte Costituzionale, la Corte dei Conti e infine il Governo, che ha tentato con il disegno di legge delega di riforma della Pubblica Amministrazione di limitare il fenomeno solo a casi estremi. Come se non bastasse, è ora ANAV, l’associazione delle imprese di autotrasporto viaggiatori, con le parole del Presidente Nicola Biscotti, a schierarsi contro questa pratica ormai consolidata nella gestione del trasporto pubblico. “Nell’attuale contesto economico e di mercato il ricorso all’affidamento in house per la gestione dei servizi di TPL deve essere limitato a casi eccezionali e adeguatamente motivati, in coerenza con i principi comunitari e nazionali” fa sapere Biscotti. L’appello finale è rivolto agli Enti locali che dovrebbero rispettare le regole e limitare il fenomeno, altrimenti “senza certezza del diritto vigente, l’emanazione di nuove norme in materia rischia di essere un ennesimo tentativo fallito in partenza”.

In primo piano

Articoli correlati

Il premio “Visionari d’impresa” se lo aggiudica Autoguidovie

Autoguidovie ha ricevuto il prestigioso Premio Visionari d’Impresa, distinguendosi come unica azienda del settore del trasporto pubblico locale tra le eccellenze premiate. “Questo premio è il riconoscimento dello spirito imprenditoriale e coraggio che ci guidano dal 1908. Siamo da sempre convinti ch...
News