ilmiohobbyètrasporti-autobusweb

di #ilmiohobbyètrasporti

È ormai passata una settimana da quando #ilmiohobbyètrasporti è rientrato da Chicago e la nostalgia è tanta quanta la voglia di raccontarvi la bellissima esperienza vissuta. Chicago è una città che ti accoglie subito con calore, anche quando le temperature sono sotto zero. Racchiude in sè lo spirito americano tipico di una grande città statunitense, ma di cui abbandona la frenesia, il caos e quell’aria main-stream che si respira in tante altre città. Camminando, in bicicletta e su e giù dalla metropolitana abbiamo scoperto una città davvero autentica.

Tratto caratterizzante e ormai simbolo della città, è la “L” (“El”, per elevated), la metropolitana sopraelevata. Costruita nel 1892 per collegare l’aerea espositiva della World’s Columbian Exposition a Jackson Park, si snodava inizialmente nelle strade secondarie del centro lungo i retri dei primi maestosi grattacieli americani.

Per i più freddolosi — e a Chicago d’inverno fa molto freddo, con temperature fino ai -30° — sono stati sviluppati in città dei percorsi pedonali coperti che collegano edifici pubblici, hotel, stazioni della metropolitana e centri commerciali chiamati pedways. Un po’ sotto terra, un po’ a livello strada e un po’ sopraelevati, i pedways si estendono per ben oltre 20 km nel centro della città, e permettono a tutti i chicagoans di scendere dalla metropolitana ed arrivare al lavoro senza bagnarsi o congelare all’aria aperta. Noi ovviamente li abbiamo percorsi tutti!

Per muoversi in città, infine, un efficiente ed integrato sistema di servizio di superficie: i treni della Metra (per le tratte suburbane dei commuters), il bike sharing Divvy e gli autobus di superficie.

Chicago L

3aajILKr0J0kRmdWwevJxTg8MjdeMD5LRpjSt6se-ys

Dalla cartina della metropolitana si intuisce subito che il centro della città è contenuto in quel grande rondò ferrato che gli abitanti della windy city chiamano il “Loop”. Circa una settantina di isolati racchiusi dai binari della sopraelevata costituiscono il cuore pulsante della città, dove tutti almeno una volta al giorno passano, per andare al lavoro, a fare shopping o anche solo per cambiare la linea della metro.

[fusion_builder_container hundred_percent=”yes” overflow=”visible”][fusion_builder_row][fusion_builder_column type=”1_1″ background_position=”left top” background_color=”” border_size=”” border_color=”” border_style=”solid” spacing=”yes” background_image=”” background_repeat=”no-repeat” padding=”” margin_top=”0px” margin_bottom=”0px” class=”” id=”” animation_type=”” animation_speed=”0.3″ animation_direction=”left” hide_on_mobile=”no” center_content=”no” min_height=”none”]

Tre linee, la Orange, la Pink e l’espressa Purple, percorrono il loop in senso orario, mentre la Brown fa un giro in senso antiorario. La Green invece lo percorre solo per metà. La Red e la Blue sono le uniche linee interrate della città, passano attraverso il loop, percorrendo rispettivamente State St. e Dashborn St., servendo la parte interna all’anello sopraelevato.

È curioso notare come nel corso degli anni diversi edifici, soprattutto quelli di nuova costruzione, abbiano dovuto adeguarsi alla presenza della sopraelevata: non è insolito incappare in angoli smussati e piani terra sproporzionati.

L’incrocio tra Lake & Wells rappresenta di per sè un piccolo primato: è stato inserito nel Guinness Book of World’s Records come l’incrocio ferroviario più trafficato al mondo. Potete facilmente capire perché.

La rete di trasporto è stata protagonista negli ultimi anni di numerosi progetti di ammodernamento, dalla riapertura di alcune stazioni chiuse all’inaugurazione della nuova linea Pink, dall’ampliamento di treni e stazioni per l’aumento di passeggeri sulla linea Brown all’ammodernamento di stazioni e binari, e, grazie al Slow Zone Elimination Project, che costringeva i treni a viaggiare ad una velocità del 22% inferiore su alcune tratte, i tempi di percorrenza continuano a ridursi sempre più.

La linea sopraelevata è affascinante, ma porta con sè diverse problematiche. Oltre all’inquinamento acustico, al deprezzamento degli edifici circostanti e al degrado che in alcuni casi si crea in certi passaggi sotto la struttura, la L è molte volte costretta a fare delle gincane tra gli edifici, abbassando sensibilmente la velocità di marcia, accumulando così lunghi tempi di percorrenza per brevi distanze.

Permangono delle perplessità anche sul loop: basandosi su un sistema radiale che confluisce in un unico punto dal quale le linee ripartono per recarsi allo stesso capolinea da cui sono partite (come la linea Orange sopra), i tragitti nel loop sono spesso lenti e ridondanti, con fermate troppo ravvicinate tra di loro. È evidente, come nel caso della linea verde, rossa e blu, che con il tempo si è cercato di superare la centralità del loop, ma rimane ancora molto da fare per rendere la L più veloce ed efficiente.

Pedways

Pedwaymap_2008

Studiati per attraversare downtown nei freddi inverni senza uscire all’aria aperta, i pedways sono molto utilizzati anche durante le atre stagioni. Il primo tratto fu costruito per collegare due stazioni della metropolitana, ma col passare degli anni è stato sviluppato un vero e proprio network che collega edifici pubblici, stazioni metropolitane, hotel, negozi e centri commerciali.

Un pomeriggio piovoso abbiamo deciso di provarli ed è stato quasi come una caccia al tesoro. Tutti i passaggi sono identificati con un simbolo, quello della rosa dei venti, ma senza conoscerli a memoria, spesso trovarli risulta difficile.

Il sistema dei pedways ha un carattere molto eterogeneo: a volte sono dei semplici tunnel, altre volte sono gallerie commerciali, passerelle sopraelevate tra edifici, food court e nel caso più eccezionale sono i corridoi al pian terreno della City Hall. Un paio d’ore passate al riparo dalla pioggia, con un sole timido che ci ha accolti all’uscita.

Fun Facts

  • Il sistema di trasporto pubblico di Chicago è il secondo più grande degli Stati Uniti ed è gestito da CTA, Chicago Transit Authority.
  • È composto da 1865 bus, 128 linee e 11104 fermate (bus) e serve oltre 300 milioni di passeggeri l’anno. Gli autobus fanno circa 19mila viaggi percorrendo oltre 1300 miglia ogni giorno.
  • La metropolitana di Chicago è soprannominata ‘L’, oppure ‘EL’, abbreviazione di ‘elevated’ ed è la più antica metropolitana sopraelevata del mondo. È composta da 1356 treni, 8 linee, 145 stazioni. I treni della L fanno 2250 viaggi ogni giorno, correndo su oltre 224 miglia di binari.
  • La prima ferrovia sopraelevata, la Chicago and South Side Rapid Transit Company, viene inaugurata nel 1892 a Chicago. Corre da Congress St. alla 39th St. e dà vita al sistema di trasporto rapido più antico d’America.
  • Gli abitanti di Chicago impiegano in media 35 minuti per recarsi al lavoro utilizzando i mezzi di trasporto pubblico.
  • Il 17 ottobre del 1943 apre la State Street subway, tratto oggi percorso dalla linea rossa. È la prima linea metropolitana interrata della città.
  • Gli incidenti più importanti della L sono accaduti nel 1956, quando due treni si sono scontrati provocando la morte di 8 persone e il ferimento di altre 200, e nel 1977, quando quattro carrozze di un treno sono volate giù dalla sopraelevata ad un una curva da oltre 6 metri d’altezza. Nell’incidente muoiono 11 persone e 180 rimangono ferite.
  • Nel 1994 ai nomi delle linee vengono sostituiti i colori: rosso per Howard-Dan Ryan, blu per O’Hare-Forest Park-54/Cermak, arancioneper Midway, marrone per Kimball, viola per Evanston, verde per Lake-Ashland/63-East 63rd, e giallo per Skokie Swift.
  • Sull’Apple App Store ci sono circa 60 app dedicate al trasporto pubblico di Chicago. Dal 2011 CTA rilascia infatti informazioni per lo sviluppo di applicazioni mobile.
  • Sul sito di CTA è possibile seguire in tempo reale gli spostamenti di ogni singolo autobus e di ogni treno della L.
  • In occasione dell’Art on Track Festival, tenutosi a Chicago nel 2011, un treno della L è stato trasformato in un orto su ruote. Ne parlavamo qualche mese fa qui.
  • Ogni Natale un treno della metropolitana e un autobus vengono trasformati in Holiday Train e Holiday Bus, ricoperti di luci e addobbi natalizi.

[/fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container]

In primo piano

Articoli correlati

NME Next Mobility Exhibition: tanta tecnologia, pochi autisti

Gianluca Celentano, conducente bus Essere obiettivi è un esercizio talvolta imbarazzante ma necessario, soprattutto se a farlo è un conducente. Senz’altro è stato un successo NME Next Mobility Exhibition 2024, ampiamente pubblicizzato e ospitato dall’8 al 10 maggio alla Fieramilano di Rho. L’e...

Autisti che cambiano mestiere: si chiama job hopping

di Gianluca Celentano, conducente bus Quando inizi a fare l’autista di autobus difficilmente sarai ispirato a cambiare completamente professione. Ma è ancora realistico questo stato delle cose? La verità è no! A rimanere sul volante magari in tutti i suoi rami specialistici, sono soprattutto gli anz...