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La gara da 4 miliardi di euro per il trasporto pubblico in Toscana finisce sul tavolo dell’Anac. A chiedere un parere all’Autorità nazionale anti corruzione guidata da Raffaele Cantone fu in primis Mobit, il consorzio composto dalle aziende che attualmente gestiscono il TPL a livello regionale, che si è rivolto anche al Tar per impugnare la vittoria della gara finita nelle mani dei francesi, ovvero di Autolinee Toscane (che fa capo al colosso d’Oltralpe Ratp). Ora è invece il turno della Regione che interviene chiedendo un parere all’Autorità per «l’atteggiamento ostativo da parte dei gestori uscenti rispetto all’esecuzione degli atti, contravvenendo obblighi che erano stati espressamente assunti in sede della gara stessa». Le aziende in capo a Mobit hanno infatti diffidato Autolinee Toscane dal presentarsi nei depositi per iniziare le attività di passaggio «in contrasto con le regole della concorrenza» rischiando di «pregiudicare in modo rilevante l’interesse pubblico ed un’efficiente erogazione del servizio». A complicare la vicenda ci sarebbe inoltre l’impossibilità dell’Anac di esprimersi se è in corso un ricorso al Tar, lasciando così la situazione in stallo.

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