Il trasporto pubblico di Vicenza si rifà il look: SVT, Società Vicentina Trasporti, fa sapere che entro la fine dell’anno accoglierà 87 nuovi autobus – tra Classe I e II – che diventeranno 144 entro il 2026. E 25 nuovi mezzi a metano sono già arrivati. Non solo rinnovo della flotta, ma anche dei servizi, con la promozione dei servizi a chiamati, pensati e organizzati per agevolare gli spostamenti di chi abita in zone periferiche e/o poco servite e di chi necessita dei mezzi pubblici nelle ore notturne.

 «Si tratta di servizi innovativi, che in un mondo di risorse limitate permettono di offrire un servizio adeguato alla clientela: siamo arrivati ad oltre mille trasportati al mese. Sono ancora numeri piccoli, ma serve le persone che dalle periferie faticano a raggiungere la linea principale. Per questo è un servizio che vogliamo spingere: l’idea è aggiungere una piattaforma tecnologica che permetta di farlo in maniera più agevole», ha dichiarato il presidente di SVT, Simone Vicentini al Giornale di Vicenza. Che, dunque, ha aggiunto: «Manca ancora il movimento di prima della pandemia, ma di notte, soprattutto nel fine settimana, questo servizio permette ai giovani di non prendere l’auto e di farli viaggiare senza far muovere i genitori, quindi ha sia un effetto ambientale che sociale. Quando torneranno gli eventi e le discoteche potremo raggiungere anche i tremila utenti al mese Se si vuole parlare di sostenibilità, in ambito legislativo bisogna investire nella mobilità collettiva per togliere il traffico dalle strade. Vorremmo arrivare anche ad altri comuni contermini, ma è una questione di finanziamenti. La nostra sfida è promuovere servizi che rappresentano un’alternativa alla mobilità privata».

Tornando agli autobus a basse emissioni, i 25 nuovi mezzi – sottolinea sempre Vicentini – garantiranno un risparmio di 232 chilogrammi di Pm10 l’anno. «La grande sfida per Vicenza sarà il filobus elettrificato, che debutterà con la linea rossa, su un percorso da ovest a est molto simile a quello dell’autobus 1. Non sarà un filobus nel senso tradizionale del termine ma avrà un sistema di ricariche elettriche posizionate lungo il percorso, permettendo così di superare le limitazioni della capacità di autonomia», ha concluso il presidente SVT.

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