Scoperti schemi universali della mobilita’ in città
Una nuova ricerca pubblicata su “Nature” fornisce un modo assai efficace ma sorprendentemente semplice per determinare come le persone si muovono citta’. Scienziati del Santa Fe Institute, del MIT e dell’ETH di Zurigo hanno scoperto e sviluppato una legge che apre possibilita’ senza precedenti per prevedere con precisione i flussi di persone tra le localita’ […]
Una nuova ricerca pubblicata su “Nature” fornisce un modo assai efficace ma sorprendentemente semplice per determinare come le persone si muovono citta’. Scienziati del Santa Fe Institute, del MIT e dell’ETH di Zurigo hanno scoperto e sviluppato una legge che apre possibilita’ senza precedenti per prevedere con precisione i flussi di persone tra le localita’ in citta’, che alla fine potrebbero avere applicazioni in tutto, dalla pianificazione urbana alla prevenzione della diffusione della prossima grande pandemia. “Immagina di trovarti in una piazza affollata, diciamo a Boston, e di vedere persone che vanno e vengono. Il tutto puo’ sembrare piuttosto casuale e caotico, ma la legge mostra che questi movimenti sono sorprendentemente strutturati e prevedibili.
Scoperti schemi universali della mobilita’ in città
Fondamentalmente ti dice quante di queste persone provengono da 1, 2 o 10 chilometri di distanza e quante vengono in quel punto una, due o dieci volte al mese”, afferma uno degli autori dello studio Markus Schlapfer del Future Cities Laboratory dell’ETH di Zurigo, aggiungendo: “E la parte migliore e’ che questa stessa regolarita’ vale non solo a Boston, ma in tutte le citta’ del mondo”. Lo studio e’ il risultato di un’analisi dei dati dei telefoni cellulari di milioni di utenti in regioni urbane molto diverse in tutto il mondo, tra cui la Greater Boston negli Stati Uniti, Lisbona in Europa, Singapore in Asia e Dakar in Africa. Schlapfer ha iniziato l’analisi e lo sviluppo della teoria mentre era un borsista post-dottorato presso il Santa Fe Institute, lavorando insieme a Geoffrey West, un fisico che guida il progetto Cities, Scaling, and Sustainability. Successivamente la ricerca e’ stata ampliata con l’ausilio dei ricercatori del MIT Sensible Cities Laboratory sotto la guida dell’architetto Carlo Ratti. Schlapfer afferma che il nuovo documento puo’ fornire agli urbanisti “una linea di base per capire quali luoghi nelle loro citta’ hanno prestazioni superiori o inferiori”, in termini di numero di persone che attraggono. Puo’ informare i pianificatori su dove aggiungere servizi come parchi e ristoranti o quanto trasporto pubblico e’ necessario per i nuovi sviluppi urbani.