Quando ormai manca poco alla fine di aprile, è arrivato il report di MAN Truck & Bus sul primo trimestre 2025. Un primo trimestre più debole rispetto allo stesso periodo 2025 a causa, dice il Leone di Monaco di Baviera, «della domanda contenuta da parte dei clienti».

Le vendite nei primi tre mesi dell’anno corrente hanno registrato un calo del 14% sul 2024, attestandosi a 20.613 unità (erano 24.030), di cui 1.381 autobus (erano 1.498) e 12.038 camion (erano 15.188); se i truck cedono il 21%, i torpedoni fanno un po’ meglio: -8%.

Positivo, molto positivo, invece, il dato degli ordini in entrata: dai 18.682 dei primi tre mesi dell’anno scorso, ai 27.978 di gennaio-marzo 2025, che significa +50% tondo-tondo.

Volano le vendite dei veicoli elettrici di MAN

Exploit, poi, per i veicoli elettrici del Leone, che siano bus, truck o van: la gamma elettrica di MAN ha fatto registrare un ottimo +178% in termini di vendite. L’Oem non certo è il solo ad aver imboccato con decisione la strada – ormai molto affollata – della trazione a batteria, ma è uno dei pochissimi costruttori europei ad aver avviato ad aprile a Norimberga la produzione in serie e in house di pacchi batterie per e-bus, e-truck ed e-van.

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La conseguenza di questi numeri sul fatturato di MAN, pari a quasi 3,1 miliardi di euro, è un -12% rispetto all’anno scorso. Con 143 milioni di euro, il risultato operativo rettificato è sceso significativamente al di sotto della cifra dell’anno precedente (-136 milioni di euro), soprattutto a causa dei minori volumi di vendita e dei maggiori costi. Il rendimento operativo rettificato sulle vendite ha raggiunto il 4,6% ed è stato quindi inferiore di 3,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Inka Koljonen, CFO di MAN, ha commentato i risultati messi a referto: «Nel primo trimestre, abbiamo chiaramente accusato gli effetti della domanda contenuta dei clienti sulle nostre vendite e guadagni. Per migliorare ulteriormente la nostra resilienza, lavoreremo ancora più duramente per ottimizzare i costi e la generazione di liquidità. Tuttavia, è incoraggiante che la domanda sia leggermente aumentata. La tendenza positiva degli ordini in entrata si sta consolidando. Era del 50% superiore rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente ed è ora per la prima volta a un livello visto a fine 2022 o inizio 2023. Siamo cautamente ottimisti che il leggero trend di crescita positivo possa essere sostenuto nel corso dell’anno. Per questo motivo, stiamo anche preparando l’uscita dalla modalità di lavoro a tempo ridotto nelle nostre sedi tedesche».

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