MAN Lion’s City Intercity LE, il Leone mette in campo il Classe II low entry. A partire dal 2022 saranno in commercio le due versioni da 12 e 13 metri (a seguire il tre assi). Nel 2023 sarà a disposizione anche la versione mild hybrid, risposta del gruppo di Monaco di Baviera alla richiesta di trazioni ‘alternative’ nel segmento intercity. Ambito in cui MAN non ha in listino veicoli a gas, una tecnologia invece percorsa con convinzione per quanto concerne il Classe I.

MAN Lion’s Intercity LE, costruzione modulare

Questa settimana MAN Truck & Bus sta presentando ai rappresentanti della stampa europea il nuovo MAN Lion’s Intercity LE.

I progettisti del Leone hanno combinato la ‘carrozza’ posteriore del Lion’s Intercity con la parte anteriore della piattaforma urbana, a pianale ribassato.

In questo modo, spiegano dalla casa di Monaco, è stato possibile, nella parte posteriore, da un lato aumentare il numero di posti a sedere in direzione di marcia e dall’altro utilizzare assi a riduzione ipoidale di nuova concezione, meno complessi e quindi più convenienti.

Dal punto di vista del prezzo, considerando la sua costruzione modulare, MAN afferma che «questo modello si posiziona sensibilmente al di sotto degli autobus Low Floor che si ispirano al modello di autobus urbano a pianale ribassato».

Sotto il cofano batte il motore D1556 LOH. Il 9 litri a sei cilindri è disponibile nei livelli di potenza 280 CV (206 kW), 330 CV (243 kW) e 360 CV (265 kW) con 1.200 – 1.600 Nm di coppia massima. Il sistema d’iniezione Common Rail funziona a una pressione di 2.500 bar.

Tutti i motori MAN per il Lion’s Intercity LE possono essere equipaggiati con i due cambi automatici Voith DIWA.6 (a quattro marce) o il nuovo ZF Ecolife 2 (a sei marce).

Peso ridotto sul nuovo Intercity del Leone

Il peso finale delle varianti interurbane che entreranno in servizio nel 2022 è di 11,7 tonnellate (42 C) o 12 tonnellate (43 C), quindi inferiore al peso dei modelli equivalenti della concorrenza, sostiene MAN.

Il nuovo modello Low Entry sostituisce con i suoi sei esemplari tre gamme: la gamma LE che nasce sulla scia dell’autobus urbano a pianale ribassato Lion’s City, il Lion’s City Ü (A 20) anch’esso basato sul modello dell’autobus urbano e il sempre molto apprezzato Lion’s City LE/Ü (A 78). Le prime due gamme usciranno alla fine del 2021, mentre la terza alla fine del 2022.

Per l’inizio del 2022 è previsto il debutto delle due versioni interurbane Lion’s Intercity LE 12 (42 C, 12,44 m) e Lion’s Intercity LE 13 (43 C, 13,14 m) con SOP. Le varianti urbane della stessa lunghezza del Lion’s Intercity LE (32 C/33 C) usciranno dalla catena di produzione all’inizio del 2023.

I due Lion’s Intercity LE 14 a tre assi da 14,46 m di lunghezza (34 C/44 C) seguiranno nel 2024 con il terzo gruppo di veicoli. Per la prima volta saranno basati su una piattaforma elettronica completamente nuova e, come tutte le varianti, potranno essere equipaggiati con il sistema Efficient Hybrid.

MAN Lion’s City Intercity LE, per le città e il Classe II

La variante del Lion’s Intercity LE pensata per la città (32C/33C/34C) dispone di un pavimento senza rialzo nella zona del pianale ribassato ed è sempre dotata di gommatura 275/70 R22.5 (altezza di accesso 320 mm). La versione interurbana propone questo formato solo su richiesta; di serie vengono invece montati pneumatici 295/80 R 22,5 (altezza di accesso 380 mm). Questa versione dispone sempre di rialzi nella parte anteriore (altezza davanti 1.425 mm, dietro 1.875 mm) e presenta quindi almeno dieci posti a sedere in più rispetto al corrispettivo modello City. La versione interurbana è in grado di trasportare al massimo 102 passeggeri, numero che sale a 107 con quella urbana.

Per contro, nei due veicoli a 3 assi la capacità è di 115 (versione interurbana) e 121 (versione urbana). Su tutti i Lion’s Intercity LE è possibile configurare moderni mancorrenti sul tetto o, su richiesta, vani portaoggetti adattabili in altezza nella versione aperta o chiusa, in quest’ultimo caso anche con nuovissimi set di equipaggiamento per luce, aria e tasto di chiamata.

I sedili utilizzati nell’Intercity sono del tipo “MAN Intercity Basic” e, a seconda della classificazione, possono essere con o senza cinture di sicurezza a due o a tre punti. Per la variante urbana, è possibile scegliere tra tre sedili City con diverse superfici e imbottiture; il tipo di allestimento opzionale “MAN City Comfort” è disponibile anche con cintura addominale.

MAN Lion’s City Intercity LE, focus sul clima

Per il MAN Lion’s Intercity sono disponibili dei sistemi di ventilazione e climatizzazione moderni e intelligenti in diverse varianti. Come misura igienica, sono stati inseriti i filtri aria abitacolo MAN Original. Questi microfiltri prevengono attivamente la trasmissione di virus, riducendo considerevolmente la concentrazione di aerosol virali all’interno del veicolo. Tutto questo è reso possibile dall’allestimento del sistema con più strati filtranti che filtrano efficacemente i dannosi gas ambientali, le particelle inorganiche e biologiche e gli aerosol per poi intrappolarli ed eliminarli di conseguenza. Grazie all’elevato potere filtrante dei primi due strati, la concentrazione nell’aria si riduce sensibilmente.

L’effetto antivirale del terzo strato biofunzionale inattiva quasi completamente i virus residui. In un periodo come questo, in cui sono richiesti elevati standard igienici per contrastare la pandemia da coronavirus, è prevista una separazione della postazione di guida in vetro temprato (ESG) o in policarbonato. Durante l’orario di lavoro, il conducente risulta così ben protetto dal rischio di infezione. È persino possibile prevedere utili dispenser di disinfettante per mani all’accesso o nel bagno opzionale.

Ai fini della ventilazione sono presenti finestrini a wasistas, semplici ma di grandi dimensioni, che assicurano in ogni momento il miglior ricircolo dell’aria e che rendono quindi superfluo l’uso di moderni impianti di climatizzazione. A ciò si aggiunge il box frontale per il conducente, il quale, grazie allo scambiatore di calore in alluminio, è dieci chili più leggero. Caratteristiche prestazionali: potenza refrigerante 7,5 kW, potenza calorifica massima 19 kW. Una novità in questo contesto è rappresentata dal sensore di qualità dell’aria (AQS), che passa automaticamente alla modalità di ricircolo dell’aria interna quando quella esterna risulta non ottimale.

Il livello successivo offre due impianti di riscaldamento tetto che non dispongono di alcuna funzione di climatizzazione. Sono disponibili sia i modelli Valeo che Konvekta con una potenza calorifica di 40 kW in grado di assicurare un risparmio di peso di circa 50 kg rispetto agli impianti di climatizzazione completi. I climatizzatori piccoli sono anch’essi forniti dai due produttori e hanno una capacità di raffreddamento di 32 o 33 kW. Le versioni più grandi arrivano a 40 e/o 39 kW. Gli impianti modulari Valeo sono 30 mm più bassi rispetto alle versioni Konvekta, che sono però completamente riciclabili e meno onerosi in termini di consumi.

Il posto conducente del MAN Lion’s Intercity LE

La postazione di guida è stata sollevata di ben 120 mm rispetto a quella degli autobus a pianale ribassato, il che porta il conducente ad altezza d’uomo. Il vano apparecchiature elettriche, che fino ad oggi si trovava sopra il conducente, lascia ora spazio a un nuovo scomparto con un pannello da 19” a norma per contenere impianti elettronici, router WLAN e RIO-Box. Su richiesta, la cupola frontale sopra il conducente e l’accesso possono essere incorniciati da un’illuminazione calda e diretta della cassa.

In generale sono disponibili due postazioni di guida: la versione classica del Lion’s Intercity e la postazione di guida VDV di MAN della nuova generazione Lion’s City.

MAN Lion’s Intercity LE in versione mild hybrid

A partire dal 2023, e quindi in concomitanza con il lancio della nuova versione urbana, il motore D15 per le varianti City e Intercity potrà essere eventualmente integrato con il sistema MAN Efficient Hybrid. La funzione di avvio e arresto di serie del sistema MAN Efficient Hybrid permette all’autobus di frenare in prossimità di fermate o semafori senza produrre il minimo rumore. Alla base di questo sistema vi è un alternatore-motore elettrico sull’albero motore da 12 kW, ossia una macchina elettrica in grado di convertire l’energia meccanica in energia elettrica durante le frenate.

L’energia recuperata viene quindi immagazzinata in un modulo Ultracap da 40 Wh situato sopra il tetto del veicolo, molto più leggero e compatto di una batteria con capacità simile. L’energia accumulata nel modulo Ultracap viene sfruttata per alimentare il sistema elettrico di bordo indipendentemente dal tipo di trazione, consentendo non solo di alleggerire il motore diesel ma anche di spegnerlo quando il veicolo è fermo.

Per riavviare il motore MAN D15 in tempi rapidi è sufficiente invertire il funzionamento dell’alternatore-motore elettrico sull’albero motore, mentre per dare l’impulso all’accelerazione è possibile ricorrere alla funzione Boost da max. 220 Nm, alleggerendo così il carico di lavoro del motore durante la fase di avviamento.

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